Pedali flat o a sgancio rapido


 
I pedali sono uno dei componenti più importanti della mtb e si dividono in due categorie: flat o con sgancio rapido. I pareri sono contrastanti. Meglio uno, o meglio l’altro? Non esiste una verità unica ed inequivocabile, entrambi sono validi ed entrambi permettono di praticare efficacemente la mountain bike, anche se differiscono per alcune caratteristiche (e c’è anche chi li usa entrambi, a seconda del mezzo, come Matteo, il nostro direttore).

Per chi pratica xc o marathon, ad esempio, dove la prestazione in salita è d’obbligo, l’aggancio è praticamente una scelta obbligata. Chi invece pedalata per puro divertimento, può scegliere in base ai propri gusti: se sfruttare i benefici in pedalata dell’aggancio o se preferire la libertà del flat. E’ infatti in salita e sul pedalato in generale che i pedali con aggancio danno i maggiori benefici. C’è da dire però che anche i campioni del gravity (enduro e downhill) si sono quasi tutti convertiti ai pedali con gancio con gabbia larga (quasi tutti, Sam Hill ancora no 😉 ). Motivo? Maggior controllo sui tratti sconnessi, in aria durante i salti e più spinta nei brevissimi tratti dove occorre pedalare per rilanciare. Vediamo per ognuno le caratteristiche, vantaggi e svantaggi.
 

PEDALI FLAT

Il padale flat, “libero”, è pensato per far appoggiare il piede su di esso senza alcun vincolo, libero di muoversi e di “esprimersi” liberamente. Per questo motivo, proprio perché obbligano il rider ad assumere posizioni corrette durante le varie manovre, sono pedali consigliatissimi per imparare ad andare in bici.

La scarpa deve avere la suola completamente piatta, perché deve appoggiare sul pedale uniformemente, tenuta ferma dai “pin”, delle vitine che si conficcano nella suola della scarpa ed evitano che il piede possa scivolare durante le discese o i tratti più sconnessi. In alternativa a scarpe specifiche da pedale flat (come le Five Ten) si possono usare delle scarpe da skate con la suola liscia. Non sono consigliate le scarpe con suola scolpita (es scarponcini da trekking o scarpe da trail running) perché in termini di grip e stabilità sono penalizzati dalla scolpitura della suola, visto che non tutti i pin riescono a far presa.
 
Pedali flat o a sgancio rapido
 

Pro dei pedali flat

È innegabile che a livello di feeling il pedale senza ganci dia più sicurezza, soprattutto per chi è alle prime armi o non è abituato al pedale agganciato. Il sostanziale beneficio del pedale flat è quello di avere il piede libero e di avere più sensibilità negli arti inferiori. Non avere il piede vincolato alla bicicletta è sinonimo di sicurezza per molti, significa poter saltar via dalla bici in caso di necessità, significa poter appoggiare il piede se in curva o su di una contropendenza scappa la ruota. Inoltre, proprio quando apprendiamo i primi rudimenti, a livello didattico i pedali flat aiutano molto meglio a comprendere e imparare alcuni movimenti basilari, come il bunnyhop o il manual.
Inoltre, i flat sono consigliati a chi soffre di patologie legate alle ginocchia, essendo svincolato il piede lo si può posizionare con qualsiasi angolazione. Infine, sono la scelta migliore in caso di fango, perché non si accumulano detriti sulle tacchette o nel meccanismo del pedale.
 

Contro dei flat

Spesso e volentieri, proprio per il carattere libero, succede che il piede può trovarsi a spingere sui pedali in posizione scorretta, con i piedi troppo avanti o troppo indietro. Questo pregiudica la resa di pedalata e affatica di più alcuni muscoli della gamba. Di regola sappiate che il metatarso (l’osso sotto l’alluce) deve essere posizionato leggermente più avanti rispetto al perno del pedale.
Infine – ed è il motivo per cui i pedalatori lo rifuggono – la resa in pedalata dei flat è penalizzata poiché vi è più difficoltà a tirare verso l’alto il pedale (lo si può fare ma solo in parte). Ancora minor sensibilità sui salti o nelle discese particolarmente sconnesse, dove si rischia di perdere il contatto se non si utilizzano nel modo giusto, e cioè posizionando il piede correttamente, con perdita di controllo e la situazione più sventurata: sbattere i pin sulle tibie procurandosi micro ferite fastidiose (guardate le gambe dei rider flat e capirete).
 

PEDALI A SGANCIO RAPIDO

Questo tipo di pedali prevede l’uso di scarpe dedicate sulla cui suola possono essere avvitate le specifiche tacchette dei pedali. Ci sono vari modelli in commercio: i clipless con il sistema SPD di Shimano, i più diffusi, e il clipless “4×4”, conosciuto anche come Eggbeater. Ogni marca di pedale utilizza la sua specifica tacchetta e non è quindi possibile utilizzare tacchette di marche diverse rispetto al pedale.
 
Pedali flat o a sgancio rapido
 

Pro sgancio rapido

Inutilizzabili per qualunque forma di freestyle, ma indispensabili per una pedalata rotonda al 100%. In pratica sono più sensibili e redditizi sia nella spinta in pedalata che durante le fasi di spinta della guida (negli avvallamenti ad esempio). Dicevamo della pedalata più rotonda. Questo perché nella pedalata ci sono diversi punti morti dato che la spinta sui pedali non è costante: quando il pedale è ad ore 3 si ha il massimo della spinta, ma quando è ad ore 6 e 12 la spinta è nulla. Ad ore 9 la spinta viene invece esercitata dal pedale opposto. Con i piedi agganciati è possibile mitigare questi punti morti, tirando con il piede opposto verso l’alto quando la spinta verso il basso dell’altro piede si riduce. Avendo una spinta più regolare e costante la ruota slitterà con maggior difficoltà, sopratutto nei punti più ripidi, dove bisogna esercitare una forza maggiore. Inoltre, cosa importante, si usano diversi muscoli della gamba, con conseguente meno affaticamento di un muscolo specifico.
 
Pedali flat o a sgancio rapido
 

Contro sgancio rapido

Poiché legano la bici al corpo, rendono più difficili movimenti come “tirare a sé” la bicicletta, gestirla in aria, ma anche soltanto mettere un piede giù quando occorre. Inoltre, con i clipless, è più difficile trovare il giusto posizionamento delle tacchette e una scorretta regolazione porta a complicanze alle articolazioni con il passare degli anni. In generale se la tacchetta viene posizionata in avanti, verso la punta della scarpa, si avrà una maggior spinta del polpaccio in salita, ma di contro una minor stabilità in discesa. Se invece sono posizionate in maniera più arretrata, cioè più verso il centro del piede, avremo una performance in discesa maggiore, di contro ad una spinta del polpaccio meno efficace in salita.
 
Inoltre, nel malaugurato caso della perdita di controllo della bici, i clip sono più pericolosi perché per sganciarli obbligano il rider a ruotare il piede lateralmente, e spesso non si ha il tempo di farlo. In questo senso la pratica allo sgancio è fondamentale, anche da bici ferma. Sono tante le cadute da fermo che lamentano i novizi dei pedali con il gancio, proprio perché il movimento di sgancio non è naturale, e come ogni automatismo ha la necessità di essere registrato dal cervello dopo un po’ di pratica. Inoltre, last but not least, le scarpe con i ganci sono più fredde d’inverno, perché essendo la suola più rigida delle flat, il piede si flette di meno e circola meno sangue, oltre che spesso il buco per il gancio fa passare acqua e freddo nelle scarpe meno protette.
 

Ibridi (lato clip e lato flat)

Sono il giusto compromesso sopratutto per chi sta iniziando a fare pratica con i ganci. Sono composti da due lati diversi: un pedale piatto con PIN da una parte, e un meccanismo SPD dall’altra. Nei casi in cui non si vuole agganciare i pedali, perché ripido o troppo disconnesso, il vantaggio è quello di poter usare un appoggio migliore col piede libero. A patto però di usare scarpe con suola piatta. Lo svantaggio è di avere più difficoltà a posizionare il piede sul lato prescelto, facendo perdere secondi preziosi al rider che lamenta scarsa comodità.
 

Conclusioni

Sicuramente per chi si avvicina alla pratica della mtb la scelta migliore è di partire con i flat, questo perché mitiga uno dei principali problemi della mountain bike, la paura di cadere in discesa, che aumenta se si hanno i piedi vincolati, limitando di fatto l’apprendimento. Cosa più importante i flat insegnano a guidare in maniera attiva, poiché avere il piede libero insegna a lavorare correttamente con le gambe, a muovere come si devono gambe e caviglie per assorbire le asperità del terreno. Insegna a saltare correttamente, a pompare la bici sul kick per evitare di perderla da sotto il sedere, ad eseguire correttamente la procedura del bunny hop.
Se invece volete provare i pedali con il gancio, la prima scelta da fare è quella di acquistare dei pedali con la forza di sgancio regolabile (è una vite posta sull’estremità del meccanismo SPD e non tutti i pedali ce l’hanno). All’inizio è meglio impostare una forza di sgancio minima, giusto per prendere confidenza con il meccanismo ed acquisire l’automatismo dello sgancio, anche in caso di caduta. Inoltre meglio scegliere dei pedali con una discreta piattaforma, per avere un appoggio maggiore, nel caso non si riuscisse ad agganciare al primo colpo.
 

Testo di Marco Trabucchi
 
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