Due successi assoluti in tre giorni alla Roc d’Azur per Torpado Südtirol. Merci Kata!

Dopo il mondiale dell’Isola d’Elba i Torpado Sudtirol Rider sono partiti alla volta della Costa Azzurra per presentarsi ai nastri di partenza di uno dei più grandi eventi europei, la Roc d’Azur, con intenzioni serie. Un weekend emozionante e intenso allo stesso tempo. La Roc d’Azur ha riportato nutrimento agli atleti della Torpado Sudtirol che, ancora a fine stagione, sono riusciti a raccogliere risultati di estremo valore.

Nei tre giorni di manifestazioni la punta di diamante, Katazina Sosna, è riuscita a cogliere ben due successi nelle principali discipline che hanno caratterizzato i due eventi più importanti. Un risultato schiacciante che porta Katazina nell’hall of fame della Roc d’Azur e della mountain bike internazionale. Un atleta senza limiti che ha dapprima dominato la prova marathon, per poi raccogliere nuove energie tra gli applausi del Col Du Bougnon e vincere anche la prova di cross country.

torpado sudtirol

Ecco le sue dichiarazioni: «Dopo gli sforzi del campionato del mondo di Capoliveri ho cercato in principio di recuperare un po’ di forze. Venerdì la sveglia ha suonato molto presto, il freddo che ci ha accolti in griglia mi ha schiarito le idee. Sono quelle le condizioni che prediligo e con la brezza, mi trasformo. Ho cercato sin da subito di prendere una posizione favorevole dopo la partenza, partendo con un ritmo subito elevato per gestire da davanti la gara, la corona da 34 mi aiuta molto in queste fasi in cui devo cercare di prendere un buon ritmo da subito. La mia seconda vittoria alla Roc Marathon è stata molto emozionante».

È stato nel giorno di riposo successivo che Kata ha pensato potesse essere competitiva anche nella prova Classic, quella di cross country in cui avrebbe potuto correre con la maglia di campionessa nazionale.

«La Classic è sentita come un mondiale per i francesi, il livello era alto e al primo rifornimento avevo un distacco dalla prima di 1′ minuto. Le gambe non erano fresche come quelle di venerdì, ma dopo circa 20 km mi sono presa la testa della corsa e da lì ho cominciato a sentire le sensazioni che mi aspettavo. La gamba del venerdì stava risorgendo e così ho potuto gestire la mia gara in solitaria fino alla fine davanti a un pubblico davvero in visibilio».

Due maglie (quella societaria e quella di campionessa nazionale), ma con lo stesso motore sotto. Kata ha stravolto i piani di tutte le partecipanti, raccogliendo una storica doppietta.

Tra gli uomini sono doverose da segnalare le performance di Peeter Pruus che ha corso entrambe le manifestazioni nelle posizioni di testa, un guasto meccanico lo ha costretto al ritiro venerdì quando gravitava intorno alle posizioni che si giocavano il podio, mentre domenica ha conquistato la 7ª posizione assoluta.

-COMUNICATO STAMPA-

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