UPGRADE FRENI SHIMANO XT BR-M8100

Chi ci legge da tempo sa bene quanto siamo imparziali sulle valutazioni dei materiali che proviamo, valutazioni che otteniamo grazie al fatto di svolgere la maggior parte delle prove in più tester per avere pareri obbiettivi, conseguiti da prove svolte in zone dedicate, dotate ad esempio di ostacoli artificiali, e alla compilazione di tabelle comparative. Non mancano poi le uscite più ludiche per macinare chilometri ed appurarne l’affidabilità nel tempo.

Il nostro obiettivo è quello di non fermarci alle sensazioni personali, ma darvi una reale immagine di quello che è l’oggetto di cui state leggendo.

Premesso ciò capita che alcuni componenti vengano bocciati durante i test, e mi riferisco ad esempio alla recensione della Lapierre Zesty AM 5.0 2019 provata per un periodo decisamente lungo: da Marzo a fine Giugno. Grazie a quel test abbiamo constatato per l’ennesima volta come i freni SRAM GUIDE R non siano stati all’altezza della loro funzione: la leva risultava dura e la frenata poco potente.

Quando si arrivava al punto di staccata mancava mordente e dovevamo strizzare la leva in maniera “esagerata” per garantire una frenata decente, cosa che non dovrebbe verificarsi in una mountain bike da all-mountain e quindi strutturata per affrontare lunghe discese, sia per un fatto di sicurezza e di performance stesse. Ci siamo trovati nella condizione di avere un’ottima bicicletta per le mani, le cui qualità (e il divertimento) andavano a decadere per un impianto frenante sbagliato, sottotono.

Ho contattato Shimano e, una volta spiegato il problema, si sono messi in gioco mandandomi in prova un impianto completo Deore XT BR-M8100 con dischi da 203 e 180mm. Rispetto alla versione M8120 (e agli SRAM GUIDE R) dotata di pinze a quattro pistoncini, la 8100 riprende il design e le tecnologie (riviste e ottimizzate) dei classici freni Shimano Deore XT a doppio pistoncino che da ormai qualche anno sono in commercio e sono apprezzati praticamente all’unanimità dai bikers sia per le loro doti di potenza che per la manutenzione ridotta a meno di uno spurgo all’anno.


 
Un’altra differenza rispetto agli SRAM sta nella tipologia d’olio utilizzato, Shimano infatti utilizza olio minerale il quale è idrofobico, ovvero non assorbe l’umidità. Questo lo rende più stabile rispetto al DOT e il punto di ebollizione non cambia mai. Il sistema frenante quindi non s’inquina e le prestazioni rimangono stabili nel tempo, per questo motivo è possibile allungare i periodi tra uno spurgo e l’altro. Ma non fermiamoci a questo particolare, sono comunque due impianti frenanti completamente diversi che vanno valutati nell’insieme delle loro caratteristiche.
 

COME VANNO:


Una volta montati i nuovi freni li ho rodati per bene, c’è voluta un uscita di 20-25 km perché le pastiglie prendessero la forma e si adattassero quindi ai dischi.
 
La frenata con questo impianto è completamente differente rispetto a quello precedente: le leve Shimano oltre ad essere molto più ergonomiche, risultano anche molto più morbide sebbene ci sia un po’ di corsa a vuoto iniziale rispetto agli SRAM, dopo la quale si sentono le pastiglie entrare a contatto con i dischi e da quel momento la sensibilità sulla leva diventa eccezionale. Non sono freni super potenti come potrebbero essere i Saint, ma permettono di regolare al meglio l’intensità della frenata.
 

 
Entrambe le leve freno sono dotate di un meccanismo per la regolazione del Reach, ovvero la distanza tra la manopola-manubrio e la leva. Essa può essere regolata e adeguata alle mani di qualunque dimensione e allo stile e alle preferenze individuali del ciclista, semplicemente ruotando l’apposita rotella e senza che interferisca sul punto di contatto pastiglie-disco.
 

 
La frenata rispetto ai freni a 4 pistoncini risulta meno modulabile, ma la potenza massima è comunque molto buona. Durante la staccata si ha sempre ben chiaro quando si sta per raggiungere il limite del grip e per questo motivo anche le correzioni in percorrenza di curva si riescono a fare in sicurezza.
 
Durante il termine della stagione sono riuscito a fare due scappatine in bike park, apprezzando l’impianto Deore XT anche in quel frangente. Ho dovuto installare al posteriore delle pastiglie metalliche di tipo J04C con dissipatore di calore, per ovviare a piccoli problemi di surriscaldamento più che leciti visto che non sono freni ideali per il bike park! Il disco XT posteriore da 180mm ha mostrato una leggera striatura tendente al marroncino sulla parte adiacente alla pista frenante, segno inconfutabile che ha raggiunto temperature molto alte.
 

 
Sono rimasto sorpreso come cambiando le pastiglie a questo tipo di freni particolarmente leggeri si riescano ad adattare anche a utilizzi che arrivano fino all’enduro, garantendo performance e sicurezza in tutte le condizioni.
I dischi sono rimasti perfettamente dritti anche dopo alcune uscite in bike park e in generale dopo oltre 6 mesi di utilizzo.
 

CONCLUSIONI:


Shimano continua a proporre sistemi affidabili e performanti, dalle linee entry-level a quelle più preziose. Nel dettaglio i freni Deore XT che ho utilizzato li ritengo un upgrade valido e relativamente economico da fare alle mountain bike che spaziano tra il crosscountry e l’enduro, e che montano di serie impianti di scarsa qualità. Gli XT BR-M8100 sono venduti a 139.99 € l’uno, mentre i dischi spaziano tra i 59.99 e i 54.99€ l’uno in base alla dimensione.
 
In tutta onestà la qualità dell’impianto frenante Shimano non mi sbalordisce, mi sorge però una riflessione sul motivo per cui molti produttori di mountain bike continuino a montare impianti frenanti palesemente sottodimensionati o comunque poco funzionali (e poco funzionanti), componenti che invece dovrebbero essere ai vertici dell’attenzione, anche solo per un fattore: LA SICUREZZA DEL CICLISTA.
 
Link pinze Shimano Deore XT: https://bike.shimano.com/it-IT/product/component/deore-xt-m8100/BR-M8100.html
Link leve Shimano Deore XT: https://bike.shimano.com/it-IT/product/component/deore-xt-m8100/BL-M8100.html
 
 
Testo e Foto: Matteo Pedrech
 
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