CANYON NERVE 8 WMN

NERVE è un modello ormai diventato storico per CANYON, essendo uno dei modelli di punta e più venduti della casa tedesca, grazie a un carattere polivalente e molti allestimenti disponibili.
 
Già l’anno scorso abbiamo messo a confronto due NERVE, una con ruote da 27.5 e l’altra con ruote da 29 pollici (link: www.mtbtech.it/test/comparativa-canyon-nerve-al-27-5-29), questa volta invece ci siamo soffermati sulla NERVE 8.0 WMN (da donna) per un’analisi più accurata.
 

COM’È FATTA

Il modello NERVE 8 si posiziona a metà tra gli allestimenti offerti da Canyon aventi ruote da 27.5, tutti presentano 120 mm di escursione su entrambi gli assi e le medesime geometrie, ma variano i componenti del montaggio.
 

IL TELAIO

Disponibile anche in colore Stealth, il modello da noi provato è in colore CliffDive Blue, decisamente più adatto ad un pubblico femminile. L’unico materiale disponibile per il telaio è la lega leggera mentre sono ben quattro le taglie disponibili, dalla XS alla L.
 
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Come già detto, per i modelli con ruote da 27.5 l’escursione è di 120 mm, dietro gestita da un carro a quadrilatero che presenta un giunto Horst per svincolarne il movimento in fase di frenata, mentre la geometria denominata “Anti Squat Kinematik” è pensata per annullare i fenomeni di bobbing durante la pedalata, grazie alla particolare disposizione delle leve e dei giunti cinematici. Il carro è lungo 428 mm per tutte le taglie.
 
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Sempre al posteriore è presente un attacco pinza post mount ed il perno passante adotta lo standard con battuta da 142 mm e diametro 12 mm.
Centralmente troviamo il movimento centrale di modeste dimensioni dotato di calotte Shimano inserite a pressione, l’attacco del deragliatore è top swing e dietro al tubo verticale c’è il foro d’uscita del comando remoto di un eventuale reggisella telescopico.
 
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Anteriormente il nodo di sterzo è correttamente dimensionato per offrire rigidità e precisione di guida grazie ad una serie sterzo conica, mentre l’angolo di sterzo è di 69,5°.
 
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La triangolazione è formata da tubazioni di generose dimensioni e la compattezza generale è indice di maggior rigidità. I cavi dei cambi passano interiormente al tubo diagonale, mentre gli altri corrono al di sopra sempre di questa tubazione, tenuti saldi da fermacavi in plastica che lasciano posto anche ad un porta borraccia.
 
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I COMPONENTI

Il montaggio della CANYON NERVE 8 comprende unità ammortizzanti FOX della serie Performance, entrambi bloccabili in tre posizioni e con il comando remoto per l’ammortizzatore posteriore.
 
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Già conosciute le ruote DTSWISS M1600 dotate di raggi a testa dritta, cerchi da 22.5 mm di larghezza e ruota libera con tecnoloigia Ratchet, montate con coperture CONTINENTAL Mountain King davanti e X King dietro da 2.2 pollici di larghezza, tubeless ready.
 
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SHIMANO occupa le posizioni dei cambi con un concentrato di componenti marchiati XT, sono presenti una guarnitura completa XT con tre corone (22-30-40) e al posteriore un pacco pignoni 11 speed (11-40) comandato dal deragliatore XT Shadow Plus. Nota positiva aver trovato anche i comandi sempre della serie XT!
 
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L’impianto frenante è anch’esso SHIMANO ma della serie SLX con dischi da 180 mm e pastiglie dotate di dissipatore di calore.
 
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Questa versione Woman si differenzia per una colorazione dedicata e per il montaggio di una sella SELLE ITALIA SLS LADY, progettata e realizzata con forme ideali per l’anatomia femminile.
 
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Terminano il montaggio manubrio, attacco manubrio, reggisella IRIDIUM e manopole ERGON GA2.
 
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IL TEST

Come già sapete CANYON consegna solamente tramite corriere, ma niente paura, appena aprite lo scatolone dovrete solamente fissare il manubrio ed il reggisella, installare le ruote ed effettuare le consuete regolazioni di messa a punto. Nella confezione è presente tutto il necessario, dalla pompetta ad alta pressione alle chiavi dinamometriche.
 
La bici in test ci è stata fornita in taglia S ed il peso si è attestato a 12.15 Kg senza pedali e con camere d’aria.
La trasformazione in tubeless è avvenuta in modo semplice e con totale compatibilità tra i materiali, abbiamo già conosciuto queste gomme e ruote in altri test, possiamo confermarne l’affidabilità nell’utilizzo senza camera d’aria e l’abbassamento di circa 150 grammi di peso.
 

IN SELLA

La posizione è immediatamente intuitiva e bilanciata, la NERVE mantiene quote vicine allo standard, un orizzontale di media lunghezza e un attacco manubrio da 60 mm.
 
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È dedicata alle donne la SELLE ITALIA SLS LADY, rispetto alle selle tradizionali presenta una forma più generosa e la seduta è stata sviluppata in relazione alla diversa fisionomia del corpo femminile, risulta quindi più confortevole anche nel lungo periodo di utilizzo.
 
Entrambi gli ammortizzatori FOX sono di facile regolazione, tenendo conto di dover rivedere il setup dopo le prime uscite per un normale rodaggio a cui devono essere sottoposti.
 

IN SALITA

Grazie ad un ottimo telaio e (finalmente) ad una frenatura idraulica efficiente dell’ammortizzatore posteriore FOX, la NERVE arrampica con più facilità e la pedalata ne risente in meglio.
 
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Il quadrilatero posteriore, grazie alla Anti Squat Kinematics, non soffre di ondeggiamenti dovuti al ritmo della pedalata, pur rimanendo attivo per assorbire le deformazioni del terreno.
 
L’ammortizzatore dotato di comando remoto a manubrio è funzionale ed il bloccaggio è nettamente migliorato rispetto alle versioni precedenti, tanto da farci preferire il blocco in posizione intermedia nelle salite più accidentate.
 
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Le tubazioni di oneste dimensioni, come anche i punti di giunzione delle stesse infondono al telaio una buona rigidità complessiva che porta ad ottimizzare gli sforzi del biker.
 
Nelle sezioni più tecniche le ruote da 27.5 agevolano in termini di reattività e agilità, mentre il grip è garantito dalle gomme con un battistrada ben accentuato.
 
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Troviamo invece una rapportatura distante da quanto prevedono le tendenze più attuali atte a ridurre il numero di corone, infatti ne troviamo ben 3, con un pacco pignoni da 11 velocità, connubio a dir poco raro.
Se da un lato offre sicuramente una maggiore scelta di rapporti (basti pensare che il più agile è un 22-40 che sviluppa solamente 121 cm) dall’altro aumenta la possibilità di avere rapporti esagerati e inutilizzabili o anche di aver rapporti doppi, ma a fine test ci sarà un approfondimento su questo tema, continuate la lettura. 🙂
 

IN DISCESA

Il largo manubrio da 700 mm (per le taglie XS e S, da 720 per la M e L) e i freni SLX modulabili e potenti, come da tradizione SHIMANO, infondono immediatamente sicurezza e un buon feeling con il mezzo.
 
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Lo stesso vale per le unità ammortizzanti, che dopo la fase di rodaggio offrono prestazioni molto buone anche in termini di affidabilità e rigidità.
 
Per naturale conformazione geometrica del telaio riscontriamo una miglior propensione per le discese tecniche e senza pendenze estreme, infatti l’angolo di sterzo di 69.5° risulta un tantino aperto in questi frangenti (ricordiamo a tal proposito che l’angolo misurato è quello tra gli steli e il piano in direzione della bici).
 
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Compattezza e rigidità sono i due termini che a braccetto descrivono questo telaio che assieme alle ruote di ottima fattura mantiene l’assetto ben bilanciato e prevedibile in curva, e dalla fase di entrata a quella d’uscita si riesce a percorrere un raggio senza avere la sensazione di sovrasterzo o sottosterzo.
 
Peccato non aver trovato un reggisella telescopico, vista anche la predisposizione del telaio, presente però su altri allestimenti come ad esempio la NERVE 9.0, ma fortunatamente la chiusura del reggisella ha la classica levetta che rende comoda l’operazione di abbassamento della sella prima di affrontare una discesa.
 
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NOTE

Avevamo un presentimento ancora prima di provarla, poi confermato: la particolarità della rapportatura. Tre corone per un pacco pignoni da undici elementi sono sicuramente ottime per la vasta scelta di rapporti, ma volendo essere pignoli, tra le 33 combinazioni possibili ne troviamo alcune di doppie (stesso sviluppo metrico), o comunque quasi equiparabili.
Secondo noi la scelta ideale e sensata è l’installazione di una guarnitura doppia, montata di serie ad esempio sulla NERVE 9.0, che offre comunque un buon range di rapporti, evita incroci catena, lascia più luce sotto al movimento centrale e pesa meno.
 
Il manubrio sebbene pieno di guaine, ben 5, è mantenuto in ordine da protezioni e forcine in gomma e plastica montate di serie. Per l’alto numero di cavi..non ci sono soluzioni mantenendo questo montaggio.
 
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Tubeless…ancora dubbi? Via le camere d’aria appena la bici esce dalla scatola!
 

CONCLUSIONI

La NERVE non è una bici a noi sconosciuta, la riteniamo infatti un’ottima scelta per chi cerca una bici da trail ride da utilizzare per i giri alpini, ma che possa essere utilizzata anche come crosscountry per i percorsi marathon, dov’è necessario un mezzo leggero ma con caratteristiche che lo rendano comodo e sicuro, oltre che divertente e reattivo.

Siamo però fiduciosi in un futuro aggiornamento di alcune quote geometriche che permetterebbero alla NERVE di fare un ulteriore salto di qualità sempre più verso il settore trail bike.
 
Questa versione 8.0 WMN è caratterizzata da una sella che finalmente viene incontro alle esigenze delle donne bikers, non solo, anche la colorazione proposta in questo test è molto attraente.
 
L’ampia scelta riguardante ben 33 rapporti accontenta senza dubbio anche i meno allenati offrendo sviluppi metrici alla portata di tutti, tenendo sempre a mente la possibilità di apportare un upgrade come suggerito tra le note.
 
Il prezzo di 2299€ è invitante e molto competitivo, ricordiamo che i telai CANYON sono coperti da 5 anni di garanzia.
 
Sito del produttore: www.canyon.com

Testo e foto di Matteo Pedrech
Rider Silvia Rech

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Abbigliamento: scarpe GAERNE, calzini NORTHWAVE, pantaloni AXO, maglia CANYON FACTORY ENDURO TEAM, occhiali RUDY PROJECT, casco FOX HEAD, guanti FOX HEAD.
 

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