PEDALI FLAT – L’ALTERNATIVA AI CLIP SULLE EBIKE

Che le ebike siano distanti dalle mountain bike tradizionali è palese: offrono una propulsione elettrica di ben 250 watt oltre a quella erogata dal ciclista, e il motore arriva a superare gli 80 Nm di coppia. Premesso ciò è scontato che richiedono un diverso approccio anche nello stile di guida e nella pedalata, soprattutto per chi sfrutta questo tipo di biciclette senza velleità agonistiche.

PEDALI FLAT

Per questi motivi e per molti altri che vedremo in questo articolo, le ebike hanno portato i biker a rispolverare i pedali flat, fino a qualche anno fa utilizzati quasi esclusivamente per le discipline gravity ma ora diventati una valida alternativa ai pedali a sgancio rapido per gli amanti delle mountain bike a pedalata assistita.

COME SONO FATTI I PEDALI FLAT

I “flat” sono chiamati così per il fatto di essere “piatti” e quindi senza attacco. La superficie è molto più ampia rispetto ai clip per donare stabilità alla scarpa, e sono dotati di numerosi “pin” che si aggrappano alla suola. I pin sono dei grani filettati, e quindi regolabili, che sporgono di qualche millimetro dalla base del pedale e hanno il compito di conficcarsi nella suola della scarpa per fare presa ed evitare che quest’ultima perda aderenza.

PEDALI FLAT

PEDALI FLAT

L’utilizzo di pedali flat richiede delle calzature apposite e dotate di suola anch’essa piatta e liscia, le più famose sono le FiveTen con la loro suola Stealth, ma negli ultimi anni si stanno facendo avanti altri brand con soluzioni altrettanto valide come Northwave, Leat, Fizik e molti altri. Non sono consigliate le scarpe con suola scolpita (es. scarponcini da trekking o scarpe da trailrunning) perché in termini di grip e stabilità sono penalizzati dalla scolpitura della suola, visto che non tutti i pin riescono a far presa.

PEDALI FLAT

I pedali flat sono utilizzati molto nelle discipline gravity dove l’efficienza della pedalata non è la prerogativa assoluta, ma piuttosto è necessario essere performanti e sicuri nella guida in discesa. Questi pedali poi vengono utilizzati dalle scuole di mountain bike per far apprendere ai neofiti le giuste tecniche di guida, come il bunny-hop, il manual o semplicemente spingere con i talloni, per poi passare ai clip, molto più vincolanti e quindi meno didattici.

FLAT E CLIP, QUALI SONO LE DIFFERENZE NELLA GUIDA?

Tralasciando il confronto statico passiamo invece a quello sul campo, sono infatti le differenze pratiche durante l’utilizzo dell’ebike che hanno fatto rivalutare questa tipologia di pedali.
Se i pedali dotati di attacco rapido obbligano a posizionare il piede in maniera precisissima, altrimenti le scarpe non si agganciano, i flat permettono molta più libertà che però non sempre è positiva, soprattutto se si valutano le performance in pedalata.

PEDALI FLAT

Spesso e volentieri, proprio per il carattere libero, succede che il piede può trovarsi a spingere sui pedali in posizione scorretta, troppo avanti o troppo indietro, troppo angolato, troppo interno o troppo esterno. Questo pregiudica la resa di pedalata e affatica di più alcuni muscoli della gamba. È il motivo per cui i pedalatori o gli agonisti lievitano – la resa in pedalata dei flat è penalizzata poiché vi è più difficoltà a tirare verso l’alto il pedale. Infine, sono la scelta migliore in caso di fango, perché non si accumulano detriti sulle tacchette o nel meccanismo del pedale.

PEDALI FLAT

Inoltre, i flat sono consigliati a chi soffre di patologie legate alle ginocchia, essendo il piede svincolato dal pedale lo si può posizionare con qualsiasi angolazione. Con i clipless, è più difficile trovare il giusto posizionamento delle tacchette e una scorretta regolazione porta a complicanze alle articolazioni con il passare degli anni.

La maggior parte degli atleti agonisti o chi pretende il massimo delle performance utilizza i pedali a sgancio anche con le ebike, ma si tratta di una ridotta percentuale di utilizzatori.

PERCHÉ USARE I FLAT CON LE EBIKE

Sono numerosi i motivi che portano a usare i pedali flat con le ebike, innanzitutto grazie alla propulsione elettrica che accompagna quella umana, le ebike preludono meno importanza alle performance in pedalata, a vantaggio della sicurezza e del divertimento durante la guida sia in salita che in discesa.

PEDALI FLAT

Vediamo praticamente come un ebike si comporta in salita, durante la pedalata infatti il motore continua a spingere anche nei punti morti della pedalata, dove con una mountain bike tradizionale dotata di pedali a sgancio rapido sarebbe stato possibile “tirare” il pedale verso l’alto. Non solo questo il motivo, molto spesso quando si utilizzano mappature piuttosto spinte, la classica modalità TURBO, l’eMtb tende ad impennare se la pendenza è elevata, i flat aiutano quindi a saltar giù molto più agevolmente, diminuendo il rischio di cadute. Seppur meno importante, c’è da mettere in conto anche il fatto che mediamente molti appassionati di ebike si fermano spesso durante l’uscita in bici, per rifocillarsi, per fare foto e ammirare i panorami, le scarpe flat sono molto più comode per fare qualche passo a piedi, a differenza di quelle con i clip che in media utilizzano un’intersuola più rigida.

PEDALI FLAT

Ma è in discesa che danno il meglio di sé, permettendo una guida molto più giocosa e sicura. Il fattore della sicurezza è fondamentale e grazie al fatto di essere slegati dall’ eMtb è possibile mettere il piede a terra facilmente in caso di necessità. Inoltre l’ampia superficie e la presenza dei pin garantiscono una buona stabilità anche se il piede non è posizionato in modo ottimale soprattutto nei trail più scassati, è comunque molto semplice correggere la posizione dei piedi. I pedali flat si avvicinano molto di più alla sensazione che si ha sulle pedane delle moto da enduro, anche per questo sono molto apprezzati dai motociclisti convertiti alle biciclette a pedalata assistita.

Non dimentichiamo l’ultimo dettaglio: le scarpe flat permettono di camminare abbastanza comodamente da tenerle ai piedi anche quando si passa al terzo tempo, e sappiamo bene quanto importante sia la birretta con gli amici dopo una giornata a sgasare sui sentieri.

Testo: Matteo Pedrech
Foto: Archivio Mtbtech

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