INTERVISTA AL COO ANDREA AUF DEM BRINKE

Brinke Bike è una solida realtà italiana, marchio di ebike di Valsabbina Commodities spa, creato nel 2012 da Andrea Auf Dem Brinke da un’intuizione pioneristica: progettare e implementare mezzi di mobilita elettrica, ponendo l’attenzione allo sviluppo sostenibile e alle energie rinnovabili. Da allora le Brinke ne hanno fatta di strada: sviluppate agli albori del fenomeno ebike in Italia, sono attualmente il frutto di un know how acquisito negli anni, progettate per spostarsi in maniera intelligente, green e divertente. Oggi le ebike del catalogo Brinke – distribuite in maniera capillare in Italia e in numerosi paesi europei – prevedono un’ampia gamma di prodotti, suddivisi in 3 principali categorie: Trekking Bike, MTB e City Bike.

ANDREA AUF DEM BRINKE

Andrea Auf Dem Brinke, il COO dell’omonima Brinke, oltre ad essere imprenditore è anche ciclista.

Per sapere qualcosa di più su Brinke, sulle tendenze future del comparto e-bike, i piani di mobilità sostenibile, come le problematiche del mercato odierno (aumenti e approvvigionamento), abbiamo rubato un po’ di tempo al COO e fondatore Andrea; un’intervista a tutto campo, non priva di sorprese e di domande scomode, che riguarderanno il comparto e-mtb, notoriamente “il più esigente per qualità e prestazioni”.

Brinke fin dalla sua nascita, si occupa solo di mobilità elettrica. Siete rimasti fedeli alla linea!

«Crediamo da sempre nella mobilità sostenibile e reputiamo che la bici elettrica rappresenti il mezzo ideale e più semplice per implementarla. Il DNA di Valsabbina Commodities è da sempre votato alla sostenibilità (anche quando questa parola andava molto meno di moda). Posso affermare che abbiamo scelto di fondare il marchio BRINKE, dedicato unicamente alla progettazione, produzione e vendita di bici elettriche, nel lontano 2012 quando il fenomeno ebike in Italia era ancora agli albori. Sapevo che c’erano grandi possibilità di crescita e oggi posso affermare che il tempo mi ha dato ragione. BRINKE infatti non vuole solo progettare, produrre e vendere mezzi di mobilità elettrica ma anche favorire uno stile di vita più sostenibile».

Come si pone Brinke in relazione alle problematiche emerse dalla carenza di componentistica ed accessori? Che soluzioni avete messo in atto nei rapporti con i vostri players per contrastare la carenza di approvvigionamenti?

«Subito dopo il primo lockdown, nel 2020, abbiamo iniziato a capire che la filiera avrebbe subito ritardi importanti, e per questo ci siamo immediatamente adoperati per ordinare i componenti con ampio anticipo, con consegne fino al 2024 incluso. Questo ci ha permesso di risolvere in parte il problema, tuttavia anche noi non siamo esenti dagli imprevisti dovuti ai ritardi di produzione e di consegna. Possiamo però dire che lo scorso anno, nonostante qualche ritardo, siamo riusciti a consegnare tutta la collezione 2021, garantendo ai nostri rivenditori la possibilità di lavorare nella maniera più efficace possibile. In questo 2022 la situazione è ancora molto faticosa ma siamo già riusciti a garantire sia i riassortimenti dei modelli “continuativi” della nostra collezione urban e trekking sia la consegna delle eMTB di più alta gamma. Con i nostri partner stiamo lavorando per rafforzare sempre più le sinergie e risolvere insieme le problematiche attuali, che spesso hanno motivazioni esclusivamente esogene e non prevedibili».

Il nostro tester Riccardo Garbuio impegnato nella prova della Brinke XR6 Race 2022.

L’aumento dei prezzi è stato sensibile, il vostro listino ha subito rincari, e in che ordine?

«L’aumento dei prezzi è innegabile, li stiamo subendo come tutti, all’interno del settore e non solo. Nonostante ciò siamo riusciti a calmierare i nostri listini e solo su alcuni prodotti, negli ultimi mesi, abbiamo dovuto apportare una revisione in rialzo del prezzo al pubblico mediamente di un 10% o poco più. In alcuni casi abbiamo però anche attuato un ribasso dei prezzi consigliati al pubblico, come per il modello Venice ad esempio che è stata recentemente proposta in promozione al pubblico a euro 1.249, con una politica di sconti volta a favorire anche i nostri rivenditori. La volontà è quella di dare un segnale di fiducia in un momento economico e sociale difficile per tutti; oltre a voler favorire la possibilità di salire in sella alle ebike Brinke a un numero sempre maggiore di persone, incentivando la mobilità sostenibile».

Pensate ci saranno ulteriori aumenti nel prossimo futuro?

«Purtroppo ne siamo quasi certi, la continua crescita del costo dei componenti, il rincaro massivo dei container e il cambio euro dollaro fortemente sfavorevole rispetto ad un anno fa (1,04 contro 1,20), li rende inevitabili».

ANDREA AUF DEM BRINKE

La sede di Brinke.

Secondo voi quanto pensate possa ancora durare il trend positivo del mercato della bicicletta?

«Pensiamo che il trend positivo continuerà, la bici soprattutto elettrica ha grandi potenzialità e ormai un numero sempre maggiore di persone la sta sperimentando. Il limite maggiore all’uso della bici in Italia deriva secondo noi dalle ancora troppo scarse infrastrutture: piste ciclabili o corsie preferenziali protette, parcheggi sicuri e stalli di parcheggio. Intensificandone lo sviluppo, l’uso delle bici nei centri urbani ne risulterebbe ampiamente favorito. Qualcosa è stato fatto negli ultimi anni ma auspichiamo che molto altro verrà sviluppato a vantaggio di tutti».

Come giudica le politiche del PNRR volte a incentivare la mobilità dolce?

«Credo che in Italia ci sia ancora davvero molto da fare in questo senso, l’assenza di infrastrutture adeguate è senza dubbio uno dei primi motivi di disincentivo alla mobilità sostenibile su due ruote. Fortunatamente i temi legati alla decarbonizzazione, alla decongestione delle reti di trasporto, alla mobilità autonoma connessa e smart stanno acquisendo sempre più rilievo. C’è bisogno non solo di maggiori piste ciclabili, corsie preferenziali e parcheggi protetti, ma anche di creare le interconnessioni con stazioni ferroviarie, porti e aeroporti. Ci auguriamo di vedere nel corso degli anni l’attivazione».

Sempre più persone utilizzano l’ebike per raggiungere il posto di lavoro. Brinke contribuisce allo sviluppo delle city bike e non solo.

Avete una gamma molto completa. Quali sono le categorie che vi stanno dando maggiori soddisfazioni?

«Sicuramente da sempre il nostro fiore all’occhiello è dato dalla categoria Trekking, siamo infatti molto conosciuti in questa nicchia di mercato, basti pensare alla nostra Overland o a Xplorer la prima trekking bi-ammortizzata che abbiamo inserito in gamma nel 2021, entrambe di grande successo. Diciamo che le bici di questa categoria rappresentano le nostre origini e sono esempio concreto della nostra capacità innovativa, siamo probabilmente tra i pochi in Italia a montare sulle nostre bici il cambio automatico Shimano ad esempio. E’ inoltre una categoria in grande crescita sul mercato nazionale proprio per la versatilità che garantisce. Grande soddisfazione ci sta arrivando anche dalla categoria Off Road, nella quale abbiamo inserito di anno in anno prodotti sempre più prestazionali e che ci stanno permettendo di crescere davvero molto, anche nella percezione del biker da MTB che è notoriamente molto esigente in termini di prestazioni e qualità».

Per il future c’è qualche novità all’orizzonte?

«Si a settembre presenteremo una novità molto importante proprio nel settore Off Road…non mancheremo di aggiornarvi!».

Grazie Andrea per il tempo che ci hai dedicato, non vediamo di scoprire quali saranno le novità!

«Grazie a te Marco e a tutto lo staff di MTBTECH. Buon lavoro, a presto.».

www.brinkebike.com

Testo: Marco Trabucchi e Andrea Auf Dem Brinke
Foto: Brinke e archivio Mtbtech

Seguici, metti MI PIACE alla pagina Facebook MTBTECH.IT –> facebook.com/mtbtech.it

Share