Novità EBIKE – Pedroni Ray 160 e 140

Siamo stati in terra emiliana, precisamente in provincia di Reggio Emilia, a trovare uno dei pochi artigiani produttori di bici più importanti d’Italia: Pedroni Cycle.
Pedroni festeggia quest’anno il ventesimo anno di produzione di mountain bike di alta gamma, realizzate interamente nello stabilimento di Reggio Emilia dalle sapienti mani di Michele Pedroni e dai soci Federico e Massimo Poli che assieme ne curano tutti gli aspetti, dallo sviluppo alla produzione, la distribuzione e l’immagine.
 

 
Fin dagli esordi Pedroni Cycle ha sviluppato e realizzato mountain bike da discesa ad alte prestazioni, basti pensare che i Pedroni sono discesisti da ben 3 generazioni, e non si sono fatti mancare titoli prestigiosi, ben in mostra all’entrata dell’azienda. Il loro prodotto più famoso è indubbiamente la Lion: mountain bike da downhill con 216 mm di escursione, ma anche la Lupo, modello da enduro, si è ricavata un ampio successo tanto che è stata realizzata una Limited Edition che celebra il ventesimo anno di attività dell’azienda.


 
Ma il movimento che nell’ultimo decennio ha ribaltato il mondo della mountain bike ha toccato anche questo brand artigianale ma allo stesso tempo molto dinamico. Stiamo parlando delle EBIKE, le biciclette a pedalata assistita che sempre più entrano a far parte della quotidianità ludica ma anche agonistica dei biker.
 
In Pedroni non sono rimasti con le mani in mano e pochi mesi fa hanno presentato una vera chicca, concentrando l’inventiva, l’estrosità e l’esperienza, riuscendo a spiccare anche di fronte a marchi multinazionali.
 

 

PEDRONI RAY 160 e 140


 
L’arma di Pedroni è la RAY 160, ebike da enduro come si evince dal nome, declinata anche nella versione più trailride: Ray 140.
 

 
Entrambe sono motorizzate Bikee Bike, motore ingegnerizzato e realizzato in Italia da una start up ovviamente italiana. L’idea nativa di Bikee Bike è di realizzare kit per elettrizzare le comuni mountain bike, ma lo sviluppo ha portato alla realizzazione di motori ad hoc per produzioni native elettriche. Una delle caratteristiche più importanti dei motori Bikee Bike è la dinamicità: erogano potenze che vanno dai 250 W ai 999 W, una coppia nominale di 120 Nm e una serie di regolazioni e settaggi incredibilmente ampia e accessibile che consente di settare la risposta alla pedalata in funzione delle più sottili preferenze dell’utilizzatore.
 

 

 
Abbiamo avuto l’onore di vedere e provare la PEDRONI RAY 160, la nuova ebike da enduro, e ve la raccontiamo in attesa di un prossimo test approfondito.
 
Telaio in alluminio, Made in Italy, con 174 mm di corsa e dotato di ammortizzatore Rock Shox Super Deluxe 230*65 mm e ruote da 27.5’. Il carro ha la battuta allargata a 148 mm, mentre lo schema ammortizzante è un monocross filtrato da bielle in ergal ed un Evo Linkage che ne modifica la risposta in base alla posizione del perno. Geometricamente l’angolo sterzo è angolato a 64.5°, e il carro molto corto misura 456 mm.
 

 
Il motore Bikee Bike è disponibile in ben 4 potenze: 250 W, 500 W, 749 W e 999 W, mentre il valore di coppia nominale è 120 Nm. La capacità della batteria di serie nella PEDRONI RAY 160 è di 840 Wh. Si tratta di una batteria molto capiente inserita direttamente nella tubazione obliqua del telaio per abbassare il baricentro della bicicletta e nel contempo incrementare la protezione, senza tralasciare la maggior rigidità che offre una tubazione chiusa, circolare, rispetto ad una di sezione semicircolare. Molta attenzione è stata posta per ricavare un fattore Q ridotto, così da avere una pedalata dall’ergonomia ottimizzata.
 

 
Parlando delle personalizzazioni della motorizzazione Bikee Bike, tutti i parametri modificabili tramite un’APP sono: Pedal Assist, Throttle, Torque Sensor e Throttle override. Queste sono poi riassunte in 3 livelli di assistenza gestiti tramite un semplice tastierino funzionante senza la necessità di uno schermo in quanto il livello della batteria e il livello di assistenza impostato si vedono attraverso i led posti nella parte di batteria adiacente al motore.
 

 

 
Altra chicca, i led frontali! Ebbene sì, Pedroni ha installato sulla RAY 160 quattro led bianchi molto potenti e dal consumo irrisorio, nella parte frontale, adiacenti alla serie sterzo, per incrementare la sicurezza del biker lungo i trasferimenti cittadini.
 

 
Il montaggio prevede poi una forcella Formula da 160 mm, ruote Fsa Afterburner e freni Formula Cura-E dotati di sensore della frenata e dischi da 200 mm.
 

 
La PEDRONI RAY 160 l’abbiamo anche provata per qualche chilometro… e ci è salita ancor di più la voglia di testarla… La gestione e la personalizzazione del motore è incredibile, non vediamo l’ora di raccontarvela in tutti i suoi dettagli attraverso un test approfondito 😉
 
Testo e foto: Matteo Pedrech

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