Partenza / Arrivo: Riva del Garda (TN)
Lunghezza: 32 km
Dislivello: 1300 m
Tempo di percorrenza: 4-5 ore
Quota massima: 1280 m slm
Difficoltà:
Periodo consigliato: da maggio a settembre
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Riva del Garda: Bocca dei Fortini – Passo Rocchetta sentiero 422

Due Itinerari da fare sul Lago di Garda – Parte 1

In occasione del Bike Festival non ci siamo fatti sfuggire la possibilità di fare alcuni itinerari della zona.
Abbiamo deciso di proporveli perché li riteniamo meritevoli per la loro spettacolarità e tecnicità.

C’è da dire che gli itinerari dell’alto Garda non sono proprio per principianti: a parte le piste ciclabili e i percorsi che costeggiano il lago, la conformazione del terreno con le cime circostanti quasi a picco sul lago porta ad avere percorsi generalmente ripidi in salita (di solito cementati) accompagnati da discese non proprio flow costellate da tratti ripidi, a volte esposti, su terreno a volte molto smosso.

In questo primo articolo vi proponiamo un itinerario tra i più classici: Bocca dei Fortini – Passo Rocchetta – discesa per il sentiero 422.

Questo itinerario parte da Riva del Garda TN e, nella prima parte, si sviluppa sulla spettacolare strada del Ponale.
La strada del Ponale, per chi non lo sapesse, è la strada che fino al 1995 collegava Riva del Garda a Ledro.

Dopo essere stata chiusa al traffico, nel 2004 è diventata pista ciclabile e a tutt’oggi costituisce un must della zona per la sua spettacolarità in quanto incastonata in una parete rocciosa che si staglia a picco sul lago.


 
Dopo aver percorso i suggestivi 4 km della strada del Ponale si arriva alla Centrale Elettrica dove è presente un bar con terrazza.
 

 
Da lì, dopo qualche decina di metri si gira a destra salendo per l’asfalto con alcuni tornanti.
Terminati i tornanti si incrocerà la strada principale per un centinaio di metri per poi girare a sinistra salendo verso la frazione di Pre.

Su questo tratto si può avere un assaggio di quello che ci aspetterà nel secondo tratto del percorso: salite ripide a tratti sterrate e a tratti cementate fino a giungere sulle rive del lago di Ledro.
 
Arrivati al lago è d’obbligo una pausa per scattare qualche foto allo specchio d’acqua e rifocillarsi un po’ per affrontare il secondo e più duro tratto della salita: i 6 km di salita che portano a Bocca dei Fortini.
 

 
Qui, come annunciato, si susseguono salite ripide miste tra sterrate e cementate che metteranno a dura prova i biker meno allenati. Pochi sono i tratti per rifiatare un po’, quindi attenzione a non esagerare troppo con il ritmo.
 

 
Arrivati a Bocca dei Fortini il dislivello è praticamente superato a parte qualche sali-scendi e l’ultimo strappo di salita che porterà a Passo Rocchetta.
 


 
Già dopo alcune centinaia di metri si inizia a vedere il panorama del Lago di Garda, con di fronte il Monte Altissimo e il Monte Baldo che fanno da custodi a questo spettacolo.
 

 
In corrispondenza del passo vi è il punto più panoramico dove è d’obbligo fermasi per scattare alcune foto.
 

 
A questo punto, per chi ne è dotato, il consiglio è di indossare le protezioni: inizia il divertente e tecnico sentiero 422. Anche qui vi sono tutte le caratteristiche dei sentieri in discesa della zona: tratti rocciosi con gradini, radici e fondo smosso che obbligano ad avere una guida sicura onde evitare rischi di cadute.

Vogliamo sottolineare che in questo primo tratto del sentiero, che termina incrociando la sterrata che arriva da malga Palaer, è possibile trovare dei biker che possono provenire in senso contrario.
 
Soprattutto in periodi affollati come potrebbe essere quello durante il Bike Festival vi consigliamo di prestare attenzione a non scendere troppo velocemente, data l’assenza di vie di fuga.
 
Lasciato a destra il tratto che proviene da malga Palaer si prosegue lungo la sterrata per circa 400mt e, in corrispondenza di una curva verso sinistra, parte il secondo tratto del sentiero 422 che porta alla frazione di Pregasina.

Questo tratto, più selvaggio rispetto al primo, è da percorrere con più attenzione perché vi sono dei tornanti stretti, tratti disseminati di radici, oltre che passaggi tra le rocce che solo i più bravi e temerari riusciranno ad affrontare rimanendo in sella.
 

 
Attenzione: sembra che questo secondo tratto del sentiero 422 in base alle ultime disposizioni territoriali sia vietato alle bici, pertanto ognuno è responsabile delle proprie azioni.

Il sentiero finisce nei pressi del centro abitato di Pregasina e da qui si scende ritrovando nuovamente la strada del Ponale, che fatta in discesa diventa molto divertente in quanto vi sono diverse gobbe ed avvallamenti che invogliano a saltare.
Anche qui è consigliato non esagerare con la velocità e prestare attenzione alle persone a piedi o in bici che vengono in senso contrario.
 
Dopo questa discesa finale, è d’obbligo fermarsi in qualche locale in riva al lago per un brindisi e per raccontarsi le sensazioni vissute durante il giro… 🙂
 

 
Foto e Testo: Alberto Pavanello

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Le tracce presenti e scaricabili sono frutto della nostra personale registrazione. Non ci assumiamo alcuna responsabilità riguardo la correttezza della traccia stessa e tantomeno della condizione e percorribilità dei sentieri, poiché la loro situazione è in continuo evolversi. Ricordiamo che la percorrenza dei sentieri e strade montane, CAI e non, è disciplinata da regolamenti Nazionali, Regionali e Provinciali che in alcune circostanze NON permettono la percorrenza ai ciclisti, pertanto è doveroso informarsi riguardo tali norme e rispettare quanto indicato, anche dovendo smontare dalla propria bici e proseguire a piedi. È vivamente consigliato percorrere le tracce accompagnati da personale esperto che conosca il territorio ed il percorso.
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