RPM Classic Jersey

 
Incuriosito dal tipo di materiale ho deciso di provare una maglia, ma non la solita maglia tecnica.
 
Così sono andato a trovare Paolo ed Elvis di RPM, gli amministratori di una piccola azienda in provincia di Treviso specializzata nella produzione di fondelli e abbigliamento da ciclismo.
Tra le loro produzioni ce n’è stata una che ho voluto a tutti i costi, una maglia in lana merino, si, una maglia tecnica maniche corte in lana.
 

Ma non tiene troppo caldo?

Me ne sono andato dal loro ufficio con questa domanda in testa…
 
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COM’È FATTA

Prodotta interamente in Italia, la maglia di RPM è un prodotto d’avanguardia sia per i materiali utilizzati che per le soluzioni adottate.
Partiamo subito dal materiale di cui è costituita, lo strato interno a contatto con la pelle è in lana merino, mentre lo strato esterno in poliestere, con una composizione finale di 40% lana merino e 60% poliestere.
 

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La scelta di aggiungere in quantità consistente la lana è stata dettata dalle qualità termoregolatrici di questo tessuto naturale, infatti la principale caratteristica della lana è quella di riuscire ad immagazzinare una notevole quantità di aria. Questa proprietà permette un maggiore potere di isolamento termico rispetto ad altre fibre, sia nei confronti del caldo che nei confronti del freddo.
 
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Non è stata ricercata una vestibilità troppo spinta in termini di aderenza, si tratta pur sempre di una maglia maniche corte tecnica da ciclismo ma che si adatta a più situazioni.
Nella parte anteriore è provvista di una cerniera ad apertura totale mentre ai lati ha due inserti traspiranti in rete.
 

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Il colletto è leggermente più alto rispetto alla media mentre alle estremità delle maniche troviamo una fascia elastica in microfibra siliconata per renderle aderenti ed evitare che svolazzino con l’aria.

Tre le classiche tasche presenti nella parte posteriore con impresso al centro il logo aziendale, al di sotto del quale c’è una sottile fascia catarifrangente. Oltre all’elastico posto lungo il bordo inferiore troviamo anche una fascia interna in silicone per dare aderenza.
 

IL TEST

Ho cercato di posizionare questo capo d’abbigliamento in un ambito d’utilizzo più specifico possibile ma non è stato semplice vista la sua versatilità.

Il fitting è leggermente più comodo rispetto ad una classica maglia tecnica, non solo per essere meno attillato ma anche per essere di un materiale molto morbido e gradevole al tatto. Il consiglio è pur sempre quello di provare l’abbigliamento prima di acquistarlo ed in effetti per questa maglia RPM Classic ho dovuto optare per una taglia in più rispetto alla classica L di quotidiano utilizzo.
 
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Funzionale la traspirazione soprattutto lungo le fasce laterali agevolata dal materiale a rete, mentre le maniche essendo aderenti non generano fastidiosi svolazzamenti causati dal vento.
 
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Rimanevo comunque curioso di capire come utilizzare una maglia estiva in lana.
 
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Dopo molte prove, le ultime delle quali terminate proprio questa settimana visto l’abbassarsi delle temperature fino a 8 gradi, ho rilevato che il campo d’utilizzo ideale per la maglia RPM Classic in lana è durante i giri che presentano una importante escursione termica. In questi frangenti la caratteristica di termoregolazione è importantissima per mantenere il corpo ad una temperatura ottimale senza che subisca in maniera eccessiva le variazioni climatiche esterne.
 
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L’ho quindi maggiormente apprezzata nelle uscite estive che presentavano altitudini degne di nota, dove tra la partenza e la quota massima c’è un divario anche di 10°C.
Oltre a questa importante caratteristica ho rilevato una asciugatura molto rapida. La lana infatti poichè è molto igroscopica, assorbe immediatamente lungo i suoi peli (internamente porosi) ogni minima traccia di umidità con cui entri in contatto, portandola verso l’esterno, dove evapora. E chi dopo una lunga salita si ferma in malga per un pranzo veloce, o anche solamente per un panino, prima della discesa, sa quanto sia importante ripartire con gli indumenti asciutti.
 
Ritenendo sempre utili e ben accetti i sistemi di sicurezza, in questo caso la fascia catarifrangente viene oscurata se si utilizza uno zaino, come anche inibito l’utilizzo delle tasche, ma per chi utilizza uno zaino tecnico è sempre ben fornito sia di sistemi di sicurezza passivi che di spazio di stivaggio.

La lana di cui è costituita non è un materiale molto più delicato rispetto ai classici sintetici, la resistenza agli strappi è pressoché identica mentre il lavaggio è sufficiente farlo a 30° come consigliato sull’etichetta.
 
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CONCLUSIONI

RPM si è fatta strada per i prodotti di qualità che produce e con questa maglia oggetto della prova non smentisce il successo avuto fin’ora. La maglia offre le qualità tecniche che promette, a patto di essere utilizzata nelle situazioni ad essa più idonee come descritto nel test.
Con le sue qualità si rivolge ad un ampio pubblico di utilizzatori che spazia dall’agonista all’escursionista domenicale che non vuole rinunciare alla comodità di utilizzare un capo d’abbigliamento di altissima qualità.

È disponibile in due colorazioni, grigia e blu o nera e grigia, entrambe vendute a 119.90€, prezzo non alla portata di tutti ma giustificato dal materiale raffinato.

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Sito del produttore: www.rpm-cycling.com
Link al prodotto testato: shop.rpm-cycling.com/classic-jersey

Testo e foto di Matteo Pedrech
 
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