GARBARUK OVAL CHAINRING – il ritorno della corona ovale

GARBARUK è un marchio americano nato inizialmente per la costruzione di componenti per moto da gara e da qualche anno si è convertito specializzandosi nella realizzazione di componenti dedicati alla trasmissione delle bici.
Abbiamo avuto la possibilità di provare uno dei prodotti più interessanti del momento: la corona ovale identificata da GARBARUK con la sigla “Melon” (probabilmente perché assomigliante alla forma del frutto?).

Molti storceranno il naso su questa forma perché nello stereotipo di chi ha iniziato a fare mountainbike negli anni ’80 si ricorderà il sistema di corona ovale Biopace di Shimano, apparentemente rivoluzionario ma scomparso in poco tempo.
 
Gli anni sono passati e la tecnologia abbinata anche allo studio della pedalata hanno portano nuovamente alla ribalta questa tipologia di corone per i suoi vantaggi che sono essenzialmente la maggiore fluidità e miglior distribuzione della coppia durante la pedalata, la riduzione dei tempi morti con conseguente minor affaticamento dei muscoli e maggiore trazione nei terreni con minore aderenza.
 
Non pensiate che tutte le corone siano uguali tra produttore e un un’altro: ognuno ha applicato la sua filosofia e tecnologia.
 

La corona Garbaruk

Quella dei prodotti GARBARUK si riflette su 3 principali parametri: il grado di ovalità fissato al 12%, l’angolo di attacco del 108% e l’offset variabile a seconda del numero di denti (solo nelle corone direct mount).
 
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A proposito di quest’ultimo parametro, chiamato Variable Chainline Technology (VCLT), gli ingegneri lo hanno variato rispetto agli altri costruttori per ottimizzare meglio la linea catena, in sostanza minori sono i denti e maggiore è l’offset rispetto al braccio della pedivella.
 
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GARBARUK oltre ad avere utilizzato il consueto disegno denti narrow-wide ha introdotto delle ulteriori particolarità: il primo è quello di avere un’altezza di denti maggiore del 40% rispetto ad altri profili garantendo una maggiore ritenzione della catena soprattutto nei sobbalzi, il secondo quello di aver fatto una lavorazione dei denti ottimizzata per lo scarico del fango.
 

GARBARUK OVAL CHAINRING

Notare la lunghezza dei denti che sporgono dalle maglie della catena


GARBARUK OVAL CHAINRING

La particolare lavorazione dei denti per espellere meglio il fango


 

PROVA SUL CAMPO

Il modello che abbiamo installato è un 28T Spiderless Sram GXP su guarnitura XX1 che è andato a sostituire sempre un 28T ma con forma tradizionale.
 
GARBARUK OVAL CHAINRING
 
In ambito mountainbike abbiamo reputato che il terreno ideale per provare questa corona fosse la salita e i falsopiani visto che i tratti piani che generalmente si percorrono sono relativi a brevi trasferimenti.
 
Da subito quando la pendenza si è accentuata e si è iniziato a forzare, si è sentito l’effetto dell’ovalità che ha permesso di avere la sensazione di una trazione continua senza gli strattoni dati dall’aumento della rotazione in corrispondenza del punto morto della pedalata.

La sensazione che gambe, sia in spinta che in tiro, facessero un lavoro diverso e più uniforme si è percepita.
Questa uniformità di coppia motrice si è tradotta in un miglioramento della trazione soprattutto nei passaggi più viscidi e ripidi fatti da rocce umide e foglie autunnali.
Anche quando si è saliti in piedi sui pedali per affrontare qualche strappo non si è percepita quell’accelerazione a stantuffo che si avvertiva in corrispondenza nel punto morto.

La linea catena migliorata verso i rapporti più corti e il profilo stesso dei denti ha permesso alla catena di lavorare in modo migliore e conseguentemente di eliminare quel leggero rumore di torsione che si sentiva con la corona precedente quando si spingeva con il rapporto massimo, nel nostro caso il 42.

GARBARUK OVAL CHAINRING

Particolare dell’offset rispetto alla pedivella: nel nostro caso avendo un 28T l’offset è di 7,2 mm

A fine giro, anche se non in maniera eclatante, l’impressione è stata di aver fatto fare uno sforzo diverso delle masse muscolari coinvolte del movimento della pedalata rispetto alla corona precedente con una sensazione di affaticamento uniforme e non concentrato, sarà autosuggestione? Non resta che continuare a provarla…
 

VA BENE PER TUTTI?

A questa domanda ci sentiamo di rispondere in maniera negativa.
Senza andare a fare analisi biometriche approfondite, a nostro giudizio la maggior resa di questo formato ce l’ha chi utilizza pedali con aggancio rapido e ha una pedalata rotonda.

In altre situazioni, per esempio chi usa pedali flat oppure non pedala in maniera rotonda (anche con agganci) ci sentiamo di affermare che non avrà particolari benefici se non quelli estetici di un prodotto di indubbia qualità.
 
Chi avesse intenzione di acquistarla rimandiamo a vedere il sito e ai vari modelli in base alla propria guarnitura e al tipo di mozzo (boost o non boost) in quanto hanno caratteristiche diverse di offset e conseguente linea catena.

Sito ufficiale
http://garbaruk.com/

Distributori per l’Italia
Ridewill.it
Spacebikes.it
 
Testo e foto: Alberto Pavanello

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4.5 su 5 stelle
Garbaruk Melon
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