Brinke X6R Race 2022

Nella primavera dell’anno appena passato abbiamo avuto il piacere di provare la Brinke X6R Race, al debutto della motorizzazione EP8 di Shimano. È stata un’ebike ritenuta molto polivalente, nel suo insieme, grazie a geometrie sì discesistiche ma non estreme, arricchite da una componentistica di alto livello e idonea per una ebike sotto tutti i punti di vista. Per il 2022 Brinke ha aggiornato il telaio della già ottima X6R Race 2021, ora più moderno non solo per merito di qualche ritocco geometrico ma anche per una maggior pulizia.

Per chi non lo conoscesse, Brinke è un brand italiano relativamente giovane ma specializzato nella mobilità elettrica. È infatti dal 2012 che produce esclusivamente biciclette a pedalata assistita declinate in pressoché tutte le tipologie che ad oggi sono distribuite in circa 300 punti vendita in Italia, coprendo tutto lo Stivale, e alcuni paesi esteri. Soprattutto negli ultimi anni, Brinke ha ulteriormente ampliato la gamma proponendo diverse tipologie di eMtb anche dal carattere frizzantino e corsaiolo, come la X6R RACE, oggetto di questo test, che affianca la X6R e la X6S per quanto concerne le biammortizzate, passando poi alla X2R, X2S e X0S invece per le front.

Brinke X6R Race 2022 nel dettaglio

Telaio aggiornato e componentistica efficiente e collaudata, potremmo riassumere così la Brinke X6R 2022, in questa versione Race, più spinta, più corsaiola rispetto all’allestimento classico.

Ma partiamo subito analizzando il telaio in alluminio, ora dall’aspetto molto più racing grazie alle sfumature di rosso sullo sfondo nero opaco. Il cinematismo del carro rimane il medesimo dello scorso anno, a controllare i 150 millimetri di escursione è infatti un funzionale quadrilatero con giunto Horst, scelto per svincolare quanto più possibile la ruota posteriore in frenata e dotato di tubazioni molto importanti non solo in termini di diametro ma anche di ingombro laterale. La lunghezza del carro è stata ridotta di una manciata di millimetri.
All’altezza della giunzione tra il fodero posteriore alto e quello basso troviamo la pinza freno, fissata nella parte interna del fodero alto. Spazio angusto ai fini della manutenzione ma indiscutibilmente bello in termini di design e pulizia estetica.

L’ammortizzatore RockShox Super Deluxe è fissato al cinematismo attraverso una biella molto elegante che ne filtra il movimento, mentre nella parte inferiore l’archetto posto sopra al motore incrementa la rigidità generale della zona centrale del telaio. Ammortizzatore di casa RockShox, come abbiamo detto, regolabile nella velocità di ritorno tramite la ghiera superiore, bloccabile attraverso la levetta e dotato di piggy back per mantenere il surriscaldamento di aria e olio entro limiti ragionevoli anche affrontando le discese più scassate.

Spostandoci verso la zona centrale del telaio possiamo apprezzare come il diametro della tubazione diagonale non sia per nulla esagerato. Brinke infatti ha preferito rimanere su una batteria da 630 Wh, meno ingombrante, e ciò ha permesso di mantenere fruibile anche il fissaggio del portaborraccia. Il piantone sella è discretamente lungo, ora più verticale di 1 grado rispetto all’anno scorso, e mantiene il rinforzo tra di esso ed il top-tube. È curiosa la presenza di serie del morsetto reggisella dotato di leva, sebbene sia presente -sempre di serie- l’utilissimo reggisella telescopico. Abbiamo chiesto a Brinke il motivo e ci hanno risposto essere una scelta per facilitare il lavoro dei meccanici essendo una bici test.

Abbiamo citato il reggisella telescopico e confermiamo quanto sia importante questo componente. Sulla Brinke X6R Race troviamo un bel Trans-X da 150 millimetri dotato di comando remoto posto al manubrio. Il cavo passa internamente al telaio. La sella è una Selle Italia X-RL Superflow.

La zona anteriore presenta nuove forme più spigolose, come la gobba del top-tube adiacente alla serie sterzo, o la ami o la odi. Ma la vera novità è il passaggio cavi completamente integrato alla serie sterzo. Nel modello in test sono ancora presenti i fori sul telaio come per il modello precedente, che rimarranno per dare la possibilità di essere utilizzati in caso di bisogno, ma nel modello in vendita saranno chiusi con degli appositi tappi così da non ingerire polvere, fango e umidità. Da notare anche l’ampia porzione di telaio che compone la giunzione tra tubo superiore, tubo diagonale e serie sterzo: una quantità così ampia di materiale saldato incrementa la rigidità di uno dei punti più critici di un frame, che in termini pratici equivale a maggior precisione di guida.

Come l’ammortizzatore, anche la forcella ad aria è di casa RockShox, modello Lyrik RC, regolabile nella velocità di ritorno e nella compressione attraverso la ghiera superiore.
Trucky 40 e Trucky 30 sono invece i cerchi, rispettivamente posteriore con gomma Hans Dampf da 2.80 e anteriore con gomma Magic Mary da 2.60. Essi sono differenziati sia nel diametro che nella larghezza del canale, come fa intuire il nome, infatti la Brinke X6R Race rimane nel formato mullet come lo scorso anno, quindi ruota posteriore da 27.5 e anteriore da 29.

Il cockpit è completato da un manubrio in alluminio largo 780mm e un attacco da 40mm.

Benvenuta Shimano

Anche per il 2022 Brinke si affida al colosso nipponico e gli affida gran parte della componentistica, tra cui l’impianto frenante, XT a 4 pistoncini e dischi da 203mm, la trasmissione formata dal cambio XT e pacco pignoni da 12 rapporti 11-52 e il motore, il collaudato EP8. Grazie anche alla batteria da 630 Watt/ora si presenta come uno dei motori più leggeri e performanti, oltre ad avere un’ottima gestione dell’autonomia che determina una maggior durata della batteria stessa, il tutto gestito dal display Shimano SC-E5003 comodo e completo delle informazioni necessarie.

Il test

Per il test abbiamo scelto un’X6R Race in taglia L, ideale per biker alti dal metro e settantacinque in su. Al bilancino la Brinke X6R Race ha fatto segnare 25,6 kg con camere d’aria, un peso nella media delle ebike da enduro con telaio in alluminio.

Tester: Riccardo Garbuio
Abbigliamento: TLA Racing Apparel, FOX Racing.

Discesa

L’ambiente naturale della nuova X6R è la discesa. Già la parola Race nel nome fa intendere la vocazione corsaiola della Brinke X6R, ma è alla guida che si gode del montaggio molto buono e del telaio efficiente di questa ebike. La posizione di guida è centrale e non estrema, anche grazie alle ruote formato mullet e all’altezza del manubrio, posizionato al posto giusto per offrire agilità ma anche una buona posizione nei tratti pianeggianti. Sempre il manubrio ci ha soddisfatto anche per la larghezza di 78cm che riteniamo ottimale, oltre ad essere accorciabile se qualcuno lo preferisse più stretto.

L’ammortizzatore e la forcella sono bloccabili, ma in tutta onestà abbiamo giocato ben poco con i bloccaggi delle idrauliche. È una costante che riscontriamo in quasi tutte le ebike: se il carro funziona bene, grazie all’aiuto del motore non è necessario il blocco delle sospensioni. E a tal proposito confermiamo come il carro riesca a rimanere sempre attivo donando alla Brinke X6R Race la qualità di “schiacciasassi” pur mantenendo una degna agilità data anche dal formato ruote dai diametri differenziati. Molto sensibile nella prima parte della corsa e progressivo alla fine, sembra quasi dotato di una corsa infinita, non di “soli” 150 millimetri. Nei percorsi misto-tecnici, soprattutto nelle sessioni più tecniche abbiamo notato il peso leggermente abbondante: certo 25,6 kg sono nella media del segmento enduro con telaio in alluminio, ma ci sono concorrenti in fibra di carbonio che toccano i 23,5/24 kg, una differenza non di poco conto ai fini dell’agilità…ma nemmeno per il portafoglio.

In curva mantiene una buona direzionalità per merito di geometrie azzeccate e non troppo spinte. I copertoni dal canto loro incidono molto, non saranno i più scorrevoli ma ai fini del grip hanno pochi rivali. Le sospensioni rimangono sempre attive, soprattutto l’ammortizzatore posteriore dotato di piggy back non soffre il surriscaldamento mantenendo inalterate le performance anche nelle discese più lunghe e più spinte. Rimanendo a parlare dell’ammortizzatore, l’abbiamo apprezzato molto anche per la semplicità d’uso, infatti le regolazioni di base sono solamente due: la pressione di gonfiaggio che determina il SAG e la velocità di ritorno.

Nel complesso la Brinke X6R Race possiamo definirla una mountain bike da enduro molto sicura, adatta quindi anche ai neofiti. Esce di serie con copertoni tra i migliori nel mercato, montati su cerchi dal canale abbondante e ottimizzato per le sezioni in uso. Essi riescono a digerire tutto ciò che calpestano offrendo un alto indice di tenuta e una discreta comodità di guida. La bici adotta inoltre un impianto frenante Shimano a 4 pistoncini ottimo sotto tutti i punti di vista, dalla modulabilità alla potenza. Anche il raffreddamento è molto buono, agevolato dal diametro di entrambi i dischi. L’unico upgrade che potrebbero apprezzare i più pignoli è l’installazione di pastiglie con alette di raffreddamento, al posteriore.

Salita

In salita non possiamo che lodare il motore Shimano EP8. L’aspetto che più ci ha sorpreso di questo motore sono le prestazioni, partendo dalla durata della batteria che, pur utilizzando l’unità in tutte le modalità, è sempre riuscita a portarci a casa con una bella percentuale di carica residua. Chiaramente parliamo di uscite classiche da 40-50 chilometri. Inoltre ciò che veramente ha fatto la differenza è l’erogazione della potenza in tutte le modalità, Eco, Trail e Boost, soprattutto in TRAIL. Nel complesso abbiamo sempre apprezzato l’EP8 anche in altre ebike testate nell’ultimo anno, ma lo vediamo nel dettaglio tra qualche riga. La presenza dell’aiuto alla pedalata è una manna dal cielo, è la cosa che fa cambiare completamente l’approccio alla classica uscita con gli amici. Non ci stancheremo mai di dirlo: il motore permette di divertirsi anche in salita come se fossimo in discesa.

Ed è proprio così, le salite non sono più il momento sfiancante del giro ma permettono di divertirsi e sfidarsi non tanto in velocità ma soprattutto nell’affrontare passaggi tecnici che una mountain bike tradizionale non permetterebbe di fare. È proprio in queste situazioni tecniche che la Brinke X6R Race ha sfoggiato un grip addirittura esagerato, portando talvolta all’impennamento. Il copertone posteriore da 2.8 è un vero e proprio portento sebbene non sia molto scorrevole quando il fondo battuto induce ad alzare il ritmo. Nel complesso l’agilità è buona, certo non è il punto di forza della Brinke X6R Race, dato che dobbiamo sempre tener presente che abbiamo a che fare con un’ebike ottimizzata per la discesa.

Nei tratti pedalati, lungo le strade forestali, dobbiamo ammettere come le geometrie e la posizione di guida siano effettivamente comode. L’angolo sella che in questa versione 2022 tocca i 75 gradi permette una postura centrata, offrendo così la possibilità di caricare sull’anteriore molto facilmente e di conseguenza facilita il superamento degli ostacoli. Il manubrio si rivela all’altezza giusta e le proporzioni tra le distanze manubrio-sella-pedali sono veramente ottime. La sella Selle Italia X-RL Superflow montata di serie la riteniamo decisamente dura, consigliamo di sostituirla con una versione più comoda e adatta alle ebike.

La trasmissione Shimano comandata dal cambio XT è ottima. Oltre ad avere un range ampio, mantiene molto bene nel tempo la precisione di cambiata.

Motore

Il motore Shimano EP8, ormai in circolazione da fine 2020, è stato rivisto rispetto alla versione E8000 e si presenta ora in questa veste molto compatta e leggera (solo 2,6 kg). Prevede un’assistenza alla pedalata fino al 400% e 85Nm di coppia, il tutto gestito da 4 modalità di servoassistenza: WALK, ECO, TRAIL e BOOST.
La prima, Walk, è ideale per i tratti da affrontare a piedi, potendo contare sull’aiuto del motore per portare la bicicletta in cima alla salita, le altre tre modalità erogano a vari livelli la potenza del motore in base alla spinta conferita sui pedali dal ciclista. A differenza di altri competitor, Shimano dà la possibilità di regolare i livelli di potenza attraverso l’app E-Tube Project, grazie alla quale è possibile modificare la risposta della power unit e la potenza, per meglio cucirsi addosso l’aiuto elettrico.

Possiamo definirlo un motore eccezionale in termini di rumorosità molto bassa, come anche l’attrito generale e l’equilibrio tra prestazioni ed efficienza. Il nuovo Shimano ha un’elevata sensibilità nel capire quanta potenza erogare in base alla forza che si applica durante la pedalata, per merito dell’evoluzione tecnologica dei sensori al suo interno.

Per ultima ma non meno importante c’è la batteria, il serbatoio di carburante delle ebike. Come per la versione 2021, Brinke mantiene la batteria da 630 Wh e ci trova totalmente d’accordo per vari motivi: innanzitutto è una batteria più leggera rispetto alle 750 Wh, inoltre l’efficienza del motore Shimano (dovuta anche al fatto di poter modificare le mappature) permette di sfruttare al meglio la carica. In termini pratici non abbiamo mai sentito la necessità di una batteria maggiore facendo uscite che di media spaziano tra i 30 e i 50 km.

Conclusioni

La Brinke X6R Race ci ha fin da subito dato l’impressione di essere un’ebike molto equilibrata, ancor di più con l’aggiornamento alle geometrie di questo modello 2022. Rispetto al modello precedente se la cava ancora meglio in salita pur rimanendo molto performante in discesa. L’allestimento Race prevede componenti adatti agli amanti della discesa, partendo dalle sospensioni di alta gamma. Il motore rimane uno dei nostri preferiti, l’EP8 non sarà il più potente ma senza dubbio è quello che più apprezziamo nell’insieme delle qualità. Oltre alle doti dinamiche dobbiamo complimentarci con Brinke per la nuova scelta cromatica molto racing e per il prezzo: 5990 € di listino determinano un rapporto qualità/prezzo molto vantaggioso.

Prezzo di listino: 5990 €

 

Cosa non ci è piaciuto:
Sella troppo dura.
Cosa ci è piaciuto:
Performance in discesa molto buone;
Ottimo rapporto qualità-prezzo;
Motore molto equilibrato.

 
Link al sito BRINKE: www.brinkebike.com

Testo: Matteo Pedrech
Foto: Paolo Furlan e Matteo Pedrech
Tester: Riccardo Garbuio

Seguici, metti MI PIACE alla pagina Facebook MTBTECH.IT –> facebook.com/mtbtech.it

Share