Inserti TECHNOMOUSSE Blue Vertigo

Ormai da tempo sentiamo parlare di Technomousse nel mondo degli inserti per copertoni. Il brand bresciano infatti è uno dei più famosi interpreti di questi oggetti, che negli ultimi anni hanno portato a un nuovo modo di interpretare la protezione alle forature e allo stesso tempo hanno cambiato il modo di guidare.

In questo 2022 Technomousse presenta una novità dedicata al cross country, il Blue Vertigo. Per chi se lo stesse chiedendo, il Technomousse Blue Vertigo non sostituisce il Red Poison EVO e nemmeno il Green Constrictor, questi infatti sono ottimizzati per utilizzi differenti, dove il primo è più indicato per un utilizzo gravel ed enduro-downhill, mentre il secondo per le ebike e discipline gravity. Il Technomousse Blue Vertigo invece si pone per un utilizzo Cross Country-Mararthon e Trailride.

Noi lo stiamo provando da qualche mese, sia in ambito cross country agonistico che per uscite downcountry, ed è arrivato il momento di raccontarvi come va.

COM’È FATTO:

Il Technomousse Blue Vertigo si presenta come una spirale in materiale discretamente morbido. Il materiale plastico con il quale è realizzato non si sgretola e nemmeno assorbe il lattice. Il compound permette di piegare l’inserto senza che si danneggi e per questo motivo non c’è da impaurirsi se nella confezione è ripiegato su sé stesso.

Ma perché è a forma di spirale?

Semplice, la superficie a spirale concava garantisce l’ingresso e l’uscita dell’aria e dei liquidi antiforatura in maniera omogenea e uniforme. Per questo motivo l’inserto non ostruisce il passaggio né di uno né dell’altro.

La realizzazione è totalmente Made in Italy, è studiato per l’utilizzo tubeless ed è compatibile con tutti i tipi di liquidi di sigillatura delle coperture, oltre ad esserlo anche con tutti i tipi di valvole tubeless presenti sul mercato.

La funzione del Technomousse Blue Vertigo è quella di posizionarsi all’interno del canale del cerchio creando una sorta di cuscinetto tra esso e la gomma, permettendo al copertone di lavorare senza alcuna interferenza con l’inserto, anzi, l’inserto aiuta a sostenere la gomma anche in caso di foratura ed evitando pericolosi stallonamenti.

IL TEST:

Ci sono arrivate due coppie di Technomousse Blue Vertigo, le abbiamo montate su una bici da cross country puro e su una downcountry. Appena arrivati la prima prova è stata al bilancino: 160 grammi l’uno, con uno scostamento di +-3g tra uno e l’altro.
Technomousse Blue Vertigo è realizzato e ottimizzato per copertoni tra i 2.10 e 2.40″ e cerchi da 29″ con canale tra i 22 e i 30mm.

L’installazione si è rivelata semplicissima, è sufficiente stallonare un lembo di copertone (tubeless), inserire l’inserto a spirale e reinserire il lembo nel canale.

Per facilitare l’inserimento del copertone bisogna prestare attenzione a posizionare prima il Technomousse Blue Vertigo all’interno di tutto il canale, per poi posizionare un po’ alla volta la spalla del copertone spingendola quanto più in centro al canale possibile.

TECHNOMOUSSE Blue Vertigo

Come si vede dalle foto non abbiamo rimosso la valvola e nemmeno il lattice che erano già presenti nei cerchi Syncros della Scott Spark utilizzata nel test. La spirale va posizionata sulla valvola in un punto concavo, in modo che l’aria abbia libero passaggio. Allo stesso modo il lattice riesce a mescolarsi senza alcun problema durante la corsa.

TECHNOMOUSSE Blue Vertigo

In questi mesi di prova abbiamo messo sotto torchio il Technomousse Blue Vertigo anche in ambito agonistico lasciando nelle mani di Ivan Zulian una coppia di inserti da spremere in gara.

PRESSIONE:

È uno dei motivi principali per i quali abbiamo installato gli inserti: permettono di usare pressioni molto più basse rispetto al normale. Se nel cross country normalmente (con gomme tubeless e lattice) utilizziamo pressioni tra i 1.3 e 1.8 Bar, con il Blue Vertigo siamo scesi anche a 0.7/0.8 senza alcun problema. Certo molto dipende anche dalla carcassa del copertone e dalle situazioni del percorso. Non sempre è consigliato abbassare così tanto la pressione d’esercizio.

È palpabile il vantaggio soprattutto nei rockgarden dove non si sentono più i colpi tra copertone e cerchio, che fanno rabbrividire il pilota, in quanto smorzati dal cuscinetto che Technomousse Blue Vertigo crea.

TECHNOMOUSSE Blue Vertigo

Ivan Zulian, impegnato nella gara internazionale di Maser (TV), durante i test del Blue Vertigo.

Allo stesso modo in caso di pioggia o terreno molto friabile è possibile abbassare le pressioni senza paura di stallonare, sfruttando così il massimo grip possibile.

GUIDA:

Minor pressione delle gomme equivale anche a un diverso stile di guida. I trail e gli ostacoli si possono affrontare con più decisione, minori sono le possibilità di danneggiare copertoni e cerchi. In curva il sostegno dona maggior sicurezza e non meno importante abbiamo notato un assorbimento delle vibrazioni derivanti del terreno. Ai fini della scorrevolezza il miglioramento è tangibile ma non rivoluzionario, ci sentiamo di dar più importanza ad altre caratteristiche.

TECHNOMOUSSE Blue Vertigo

Il peso non è indifferente, 160 grammi non sono pochi e in ambito agonistico il nostro tester ha sentito la differenza soprattutto nei rilanci, tra avere e non avere gli inserti. In alcune situazioni sono stati usati su entrambe le ruote, ma la maggior parte delle volte abbiamo optato a montare solo quello al posteriore, notoriamente ruota più soggetta a pizzicature. Tra le maggiori differenze abbiamo notato la maggior trazione in salita, potendo abbassare la pressione è indiscutibile il guadagno di grip, fondamentale nelle salite su terreno molto smosso.

Sulla bici da downcountry, utilizzata solamente per uscite ludiche, invece abbiamo lasciato sempre installati entrambi gli inserti per avere una maggior sicurezza anche di riuscire a tornare a casa pedalando in caso di foratura.😜 In questo ambito l’aggravio di peso è senza dubbio meno invadente.

FORATURE:

Gli inserti non sono anti-foratura, come molti credono. È possibile forare sia con che senza inserto, per questo motivo il liquido all’interno del copertone va comunque messo. La vera differenza sta nella drastica riduzione delle probabilità di pizzicare, oltre al fatto di poter continuare la corsa che con il copertone forato, quindi senza pressione, grazie al sostegno dell’inserto stesso.

TECHNOMOUSSE Blue Vertigo

CONCLUSIONI:

Non saranno i più leggeri ma senza dubbio la durata e la funzionalità sono i punti di forza dei nuovi Blue Vertigo. Ottimi per utilizzi ludici e molto validi anche in ambito agonistico, ci hanno soddisfatto per le performance che hanno offerto sia in termini di miglioramento della guida in salita e in discesa, sia in termini di sicurezza in caso di foratura ma soprattutto come protezione contro le pizzicature e di aumento del grip. Il costo di 59,90€ non è alto per le prestazioni offerte e per la durata nel tempo, nemmeno rispetto alla media dei competitor. In base all’usura che abbiamo appurato negli ultimi mesi, crediamo non abbiano grossi problemi a durare un’intera stagione anche di gare.

Prezzo di listino: 59,90 €

 

Cosa non ci è piaciuto:
Peso leggermente alto.
Cosa ci è piaciuto:
Aumento delle performance;
Guida run-flat;
Affidabile e privo di manutenzione.

 
Link al sito TECHNOMOUSSE: www.technomousse.com

Tester: Ivan Zulian e Matteo Pedrech
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Matteo Pedrech

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