MABICA Lama LITE

 

Introduzione: un’esclusiva mondiale

Nel panorama delle e-bike italiane di alta gamma, capita raramente di trovarsi davanti a un progetto capace di ridefinire i canoni costruttivi ed estetici. Mabica nasce da una visione fuori dagli schemi: non un semplice telaio saldato o in carbonio, ma un’opera d’ingegneria ricavata interamente dal pieno di alluminio, con motore e batteria progettati in casa. [TEST] Mabica Lama LITE. Ho avuto l’occasione di testare questa bici in anteprima mondiale. In questo articolo analizzerò design, geometrie, sospensioni, comportamento dinamico, motore, batteria e prezzo, restituendo un quadro completo di una e-bike unica al mondo.

Design e filosofia costruttiva

[TEST] Mabica Lama LITE

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Un telaio fuori dal comune

Il cuore della Mabica è il suo telaio. Si parte da un blocco di alluminio da ben 50 kg, scavato fino a ottenere una scultura funzionale. Alla fine rimane un corpo compatto e granitico che integra al suo interno motore e batteria.

Un “forcellone” da moto

Il carro posteriore non tradisce le origini motociclistiche: anch’esso ricavato dal pieno, propone un sistema monocross assistito da leveraggi. Questo assicura progressività, antisquat elevato e rigidità senza compromessi.

Finiture e dettagli

Niente anodizzazione standard: Mabica sceglie l’ossidazione, una soluzione ricercata e durevole. Ogni bici viene realizzata “su misura”, con un livello di personalizzazione vicino al concetto di atelier artigianale.

Geometrie moderne e aggressive

  • Sterzo aperto per stabilità in discesa
  • Sella verticale per massima spinta in salita
  • Carro corto per agilità e maneggevolezza

Una combinazione che rende la Mabica reattiva in salita, stabile in discesa e divertente nei tratti tecnici.

Batteria e motore: il cuore della Mabica

Batteria da 1000 Wh

Una batteria integrata da 1000 Wh, posizionata più in basso (rispetto a qualunque altra bici sul mercato! NDR), garantisce autonomia superiore e baricentro ottimale.

Motore sviluppato in casa

Non un drive-unit di terze parti, bensì un motore proprietario. Erogazione potente, immediata e personalizzabile tramite mappature dedicate.

Sensore di coppia e rodaggio

Il torsiometro, unito agli ingranaggi nuovi, genera un lieve cinguettio iniziale che scompare dopo i primi chilometri: segno della meccanicità pura del progetto, che si muove a bagno d’olio, con manutenzione programmata e segnalata dal computer di bordo come in auto!

Sospensione posteriore: analisi tecnica

Il sistema monocross assistito da leveraggi è ciò che rende la Mabica una bici con sensazioni da moto che si può spingere a 200mm di travel!

  • Antisquat elevato: trasmissione di potenza incredibile in salita
  • Pedal kickback: percepibile con rapporti corti, ma gestibile
  • Rigidità torsionale: il forcellone rimane stabile anche in curva

La forcella da 200 mm completa un pacchetto sospensivo che proietta la bici tra enduro e downhill, pur mantenendo una sorprendente pedalabilità.

Comportamento in salita

La salita tecnica è uno dei campi in cui la Mabica brilla. La combinazione di batteria potente, motore reattivo e carro corto permette di superare ostacoli importanti con facilità.

Il biker spinge senza dispersioni: il telaio granitico e l’antisquat elevato annullano quasi completamente l’effetto bob. Anche su rampe ripide, la sensazione è quella di un treno che non perde mai trazione.

Comportamento in discesa

Con una forcella da 200 mm e geometrie aggressive, la Mabica non teme confronti in discesa, ovviamente il peso complessivo si fa sentire, ma la manovrabilità resta buona grazie al baricentro del mezzo molto basso.

  • Stabilità da DH bike: lo sterzo aperto e l’avantreno rigido permettono di affrontare drop e passaggi veloci senza incertezze.
  • Maneggevolezza sorprendente: agile e precisa nei cambi di linea, nonostante la costruzione massiccia.
  • Brake lockout percepibile: contribuisce a mantenere stabilità nei passaggi critici.

La sensazione complessiva è quella di un mezzo capace di mangiarsi i trail, restituendo al rider sicurezza assoluta.

Personalizzazione e mappe motore

[TEST] Mabica Lama LITE

Un altro aspetto distintivo è la possibilità di cucirsi addosso la Mabica. In azienda, il cliente può scegliere:

  • Taratura sospensioni
  • Mappatura del motore
  • Componentistica

Ho provato tre configurazioni differenti:

  1. Versione tranquilla, gestibile e adatta ai giri lunghi
  2. Versione intermedia, equilibrata tra salita e discesa
  3. Versione estrema, che trasforma la bici in una “moto a pedali”

Sensazioni di guida

La Mabica non è una bici qualsiasi. In sella si percepisce subito la differenza:

  • Rigidità dell’avantreno mai provata prima
  • Compattezza strutturale che ricorda una moto
  • Maneggevolezza e sicurezza nei tratti tecnici

Ogni scelta progettuale trasmette la sensazione di essere su un mezzo costruito per durare, sorprendere e divertire.

Prezzo e posizionamento sul mercato

La Mabica non è un prodotto per tutti. Con un prezzo che parte da 15.000 €, entra nella categoria delle opere d’arte ingegneristiche.

Il paragone più calzante è con le automobili Pagani: non le più diffuse ma espressione massima di tecnica, know-how e artigianalità italiana.

Conclusioni: follia o capolavoro?

La Mabica è difficile da incasellare. Non è la classica enduro elettrica, né una downhill pura. È piuttosto una visione estrema, un laboratorio su due ruote che riesce a essere al tempo stesso funzionale ed emozionante.

Per chi può permettersela, rappresenta probabilmente il massimo oggi disponibile in termini di unicità, prestazioni e prestigio. Per il mercato, è un segnale: l’Italia non è solo design, ma anche innovazione radicale nel settore e-bike.

Scheda tecnica Mabica

  • Telaio: alluminio ricavato dal pieno 200mm di travel
  • Forcella: 200 mm
  • Sospensione posteriore: monocross con leveraggi progressivi
  • Batteria: 1000 Wh integrata
  • Motore: proprietario Mabica
  • Geometrie: sterzo aperto, sella verticale, carro corto
  • Prezzo a partire da: da 15.000 €
  • Personalizzazione: completa, su richiesta del cliente

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