DEANEASY e ad ALUTECH ci hanno invitati a scoprire i loro prodotti in una delle località definite “il paradiso della mountainbike”…almeno in Italia, Riva del Garda.
Immersi in un ambiente spettacolare, anche grazie al tempo che nonostante la pioggia e l’umidità, ha creato un atmosfera quasi scozzese, che vi raccontiamo attraverso uno stupendo report fotografico.
 
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DEANEASY

per chi non lo conoscesse, è un marchio relativamente giovane nel panorama della mountainbike. Questa azienda grazie alla genialità di Alberto Deanesi sta rivoluzionando il modo di correre in bici, sta cambiando le carte in tavola.
Com’è possibile? Grazie ad un sistema a “doppia camera“, impossibile bucare e pizzicare promettono.
Ma come funziona? Relativamente semplice, il sistema BREVETTATO prevede un tubolare da posizionare all’interno del copertone, a contatto con il canale del cerchio, ed una valvola doppia. Tale valvola ha due compiti, poter gestire la pressione del tubolare (8-12 bar) e quella del copertone. Il tubolare serve sostanzialmente a mantenere le spalle del copertone aderenti al cerchio e di creare una sorta di cuscino tra il cerchio ed il battistrada. In questo modo il rider può esagerare con l’abbassamento di pressione senza rischiare di stallonare o pizzicare.
 
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ALUTECH

Jurgen, patron di Alutech ha portato le sue creazioni praticamente artigianali a nostra disposizione per un giorno intero. Dalla Tofane, bici da all mountain 29″, alla Fanes, mostro da enduro estremo, passando per l’enduro più leggera Teibun, tutte adottavano il sistema Deaneasy. E a fine giornata ci ha mostrato una chicca che deve ancora andare in produzione…continuate a vedere le foto 😉
 
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La giornata è iniziata con la regolazione delle bici, ammortizzatore, forcella, pressione delle gomme e regolazione comandi. Io ho iniziato la giornata in sella ad una Fanes da 160mm
 
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E’ stato dedicato molto tempo alla regolazione dei pneumatici, spiegandoci in modo esaustivo il funzionamento del sistema Deaneasy. 10 bar il tubolare interno e 1,5 la gomma…inizialmente.
 
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Paesaggi e trails spettacolari, resi tali anche dalla pioggia che fin da subito non ci ha risparmiato.
 
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Tratti ripidi e guidati si alternavano a tratti veloci con salti e pietre. Il terreno perfetto per notare le differenze di grip.
 
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Breve pausa per scambiarci le bici e per modificare i setup, io ho ceduto la Fanes e sono salito in sella ad una più pedalabile Tofane. Scelta non propriamente azzeccata, ignorando cosa avrei percorso poco dopo…!
Sfruttando la pausa ho abbassato la pressione delle gomme, non che a 1,5 bar andassero male, erano pur sempre morbide essendo abituato a guidare senza alcun sistema a doppia camera…ma la curiosità era anche di provare fino a che punto poteva tenere il sistema Deaneasy e se poi valeva la pena di correre con le gomme esageratamente sgonfie. Ho abbassato la pressione fino a 1.2 bar.
 
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Aaahhh!!! Mi sono trovato a fare la famosa e appena ristrutturata Val Del Diaol, trail da freeride con zone lavorate e altre lasciate naturali, con salti, rocce, pietraie e chi più ne ha più ne metta! La Tofane è stata malmenata e violentata…ma il telaio rigorosamente in alluminio rispondeva senza indugio alcuno agli strattoni per contrastare le deformazioni del terreno e la forza di gravità, mantenendo precisione e rapidità.
…non ci crederete ma a metà trail ho abbassato la pressione a 0.8 bar
 
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Il sistema Deaneasy mi ha portato fino a valle intero..anche le gomme e i cerchi lo erano. Sicuramente è stato azzardato correre in quello stato, la gomma era troppo poco sostenuta e in curva si notava molto forte l’effetto di deriva laterale. Nel dritto e nelle pietraie si sentivano i sassi che come dei martelli premevano il copertone tra il tubolare e quindi il cerchio, ma senza alcuna pizzicatura!
La pressione a 1.2-1.4 bar ci ha dato l’impressione di essere l’ottimale in base alla configurazione cerchi-gomme che avevamo per le mani, in grado di copiare tutte le asperità del terreno aumentando notevolmente la superficie di contatto, al di sotto di quei valori diventa forse controproducente, ma per darvi delle impressioni più veritiere vi consigliamo di attendere il test di durata che faremo prossimamente 🙂
 
Un rinfresco meritato! Dopo una lunga giornata in sella, ALUTECH e DEANEASY ci hanno ringraziato a modo loro, con formaggi, insaccati e un buon bicchiere di vino Prosecco!
 
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JURGEN SCHLENDER dietro ad una sua creazione ancora allo stato grezzo. Da notare le stupende lavorazioni dell’alluminio, dalle saldature ai perni sovradimensionati, la qualità è indiscutibile.
 
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Il sistema DEANEASY uscito allo scoperto, si vede chiaramente come il tubolare interno mantiene il copertone aderente al cerchio.
 
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Due le valvole necessarie, Schrader e Presta, rispettivamente per il copertone e per il tubolare.
 
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NEWS!

Jurgen ha tirato fuori da una scatola questo paio di pedali…ancora non sono in produzione ma ci ha promesso che li proveremo presto! La piattaforma d’appoggio e completamente piatta con i pin regolabili, mentre il perno è di modeste dimensioni. Molto belle e curate le lavorazioni del materiale.
 
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Ed ecco la seconda novità, un attacco manubrio ultraleggero e decisamente corte, per dare reattività alla guida. Riprende le stesse grafiche dei pedali ed è dedicato all’enduro.
 
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Per info:
DEANEASY www.deaneasy.it
ALUTECH www.alutech-cycles.com

Testo di Matteo Pedrech
Foto Dennisstratmann.de

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