SPECIALIZED TURBO KENEVO Expert 27.5 MY2018

In rete troviamo tantissime recensioni di ebike, ben scritte da esperti professionisti, spesso però, le persone che usano le biciclette a pedalata assistita sono persone normali, magari avanti con gli anni, poco interessate alle prestazioni estreme e ai dettagli tecnici.
 
Ho pensato, allora, di dedicare i miei articoli in questo post proprio a chi come me apprezza soprattutto il divertimento della bicicletta elettrica, senza arrovellarsi in particolari tecnici.
 

 
La SPECIALIZED KENEVO è una delle ebike più ambite, ma è una bici che adatta a tutti?
Sulle riviste e sui più diffusi social Network non si fa che parlare della Kenevo e i gruppi Facebook dedicati ai possessori delle eBike di Specialized sono pieni di discussioni tra chi vuole vendere le “vecchie” Levo per passare alla Kenevo. Ma cosa ha di veramente “speciale” questa SPECIALIZED?
 
All’occhio si presenta muscolosa e strutturata: batteria e motore, come da tradizione, sono benintegrati nel telaio e, grazie al motore silenziosissimo, chi non ha l’occhio allenato, quando se la vede sfrecciare dinnanzi, fa fatica a capire che si tratta di una bici a pedalata assistita.
 
La struttura è massiccia e l’altezza da terra ragguardevole (le sospensioni a lunga escursione si vedono e si sentono), ma per il resto, quello che veramente distingue a colpo d’occhio la Kenevo dalle altre Turbo Levo è la molla gialla dell’ammortizzatore Ohlins, lì in bella vista al centro del telaio.
 

Geometrie

 

 

Equipaggiamento

La Kenevo monta una forcella ROCKSHOX Lyric RCT3 da 180 mm di escursione e 35 mm di diametro, la quale, oltre a presentarsi bene esteticamente, garantisce una confort ed un’efficacia di altissimo livello specialmente sui percorsi più scassati.
 

 
L’accoppiamento con la gomma da 2,8” in un utilizzo tranquillo lascia un po’ perplessi, ma quando la discesa diventa ripida e la velocità aumenta, allora l’espressione perplessa si trasforma in un sorriso da orecchio a orecchio!
 

 
Il telaio integra perfettamente la batteria, ben riparata e abbastanza facilmente smontabile. Il tubo superiore ha il punto di altezza minima da terra nella giusta posizione e alla giusta altezza, garantendo un adeguato appoggio dei piedi quando necessario.
 
Sulla sella niente da dire, mentre il nuovo reggisella telescopico Post WU, con comando remoto al manubrio, ha la particolarità che nello scendere fa anche basculare la sella all’indietro, la quale assume la tipica posizione inclinata da downhill, molto utile nelle discese estreme.
 
Il motore BROSE 1.3 recentemente aggiornato, alimentato da una batteria da 504 Wh, è completamente nascosto alla vista dal relativo carter. Qui Specialized si distingue dal resto del panorama, sia per la applicazione Mission Control, che consente di personalizzare l’erogazione del motore in base alle proprie esigenze, sia per le funzionalità e i suggerimenti messi a disposizione dalla community degli utilizzatori (è in particolare da segnalare l’applicazione BLEVO, disponibile su Google Play, che consente settaggi rapidi ed ottimizzati del motore).
 

 
La sospensione posteriore utilizza il classico cinematismo di SPECIALIZED, bello da vedere e molto efficace, con un’escursione di 180 mm, ed è incentrato su un ammortizzatore a molla Ohlins TTX22M (roba seria!).
 
Il largo manubrio e i relativi comandi hanno una buona disposizione e questa volta, sopra al comando del reggisella, c’è finalmente un pratico doppio pulsante per il cambio di modalità di assistenza. Continua invece a mancare il display, dato che SPECIALIZED ha scelto di comunicare via ANT+ con i più diffusi ciclocomputer in commercio. Questa scelta, se da un lato obbliga ad acquistare un dispositivo a parte, ha il vantaggio di avere un solo display dato che quasi tutti abbinerebbero al dispositivo standard della bici il loro fidato GPS, ed avere meno “cose” sul manubrio in fondo è un vantaggio!
 


 
Il cambio SRAM ha undici rapporti (fin troppi per una ebike), è ben realizzato, funziona bene, ha il pignone più grande del giusto diametro per garantire una pedalata agile sul ripido e, a nostro avviso giustamente, non consente di scalare più di un rapporto alla volta. Le pedivelle restano alte da terra e permettono passaggi sicuri anche dentro canali profondi.
 
I freni SRAM Code a quattro pistoncini sono ineccepibili, sia nel funzionamento che nella fattura e permettono ai due dischi da 203 mm di diametro di fare bene il loro lavoro. Kenevo monta di primo equipaggiamento due copertoni BUCHLER 27,5”x 2,8” con tassellatura decisamente votata alla ricerca del grip in tutte le situazioni più difficili, però si sono dimostrati ragionevolmente scorrevoli. Il peso complessivo della Kenevo in taglia M è 24,5kg.
 

Utilizzo

Le infinite regolazione delle sospensioni e del motore classificano già la Kenevo come un mezzo non per tutti; infatti un utente “normale” trova in commercio molte soluzioni meno personalizzabili, ma anche più facili e che comunque garantiscono ottime soddisfazioni, senza dover diventare necessariamente degli esperti di software e settaggio.
 

 
Cominciamo dall’analisi dell’accoppiata motore/software/applicazioni: sono state necessarie tre uscite, momenti di sconforto e anche qualche telefonata agli esperti del gruppo Facebook“Turbo People Italy” per trovare il settaggio ottimale…..ma alla fine il risultato ha premiato l’impegno profuso! Il motore è talmente silenzioso, dolce e progressivo nell’erogare la potenza che ai livelli bassi di assistenza ci si dimentica di averlo e quando serve, garantisce la giusta assistenza anche nelle condizioni più difficili.
 
La Kenevo prevede tre livelli di assistenza e per ogni livello l’utente con il suo smartphone può determinare quanta potenza eroga il motore. Di conseguenza, in base ai percorsi da fare, ognuno può ottimizzare consumi e prestazioni. Questa programmabilità fa si che due ciclisti con diversi livelli di allenamento e/o potenza di pedalata possano scegliere settaggi diversi ed ottenere prestazioni e consumi molto diversi fra di loro.
Tutto ciò premesso eccoci in sella, su cui si sta in posizione ben centrata, perfetta per affrontare con grinta e determinazione i percorsi più difficili:
 
In salita: la Kenevo digerisce molto bene le salite con livelli medi di pendenza e, grazie alle sospensioni a lunga escursione, passa agevolmente su gradoni o pietre che metterebbero in difficoltà molte ebike meno dotate. Il motore in modalità ECO consente a chi ama spingere sui pedali di salire agevolmente quasi ovunque con un consumo ridotto di batteria e all’occorrenza, premendo il comodo pulsante al manubrio per aumentare la potenza, saltare via quasi qualunque ostacolo.
 

 
Quando però le pendenze aumentano (vicino ai limiti di ribaltamento) la Kenevo, causa il peso, la lunga escursione anteriore e l’angolo aperto della forcella, soffre un po’ di più e perde direzionalità, quindi viene naturale chiedere un maggiore aiuto al motore per aumentare la velocità di salita e questo inevitabilmente si trasforma in maggiori consumi, tuttavia, anche nelle situazioni più estreme e di massimo stress, il motore resta silenziosissimo.
 

 
Comunque, il consumo di batteria è in linea con la concorrenza. Le maggiori difficoltà si riscontrano nei tornantini ripidi e stretti in salita, ma se riuscite a mantenere la necessaria velocità, caricando bene la ruota anteriore, la Kenevo vi premierà salendo come una bella motocicletta da enduro!
 
In discesa: qui il peso non si sente assolutamente, anzi,grazie al baricentro basso, aiuta ad aumentare stabilità e aderenza. Nelle discese veloci, impostando il motore con tutta la potenza disponibile (ne vale la pena, perché si consuma pochissimo) si può letteralmente “volare” su qualunque ostacolo, pennellandocurve strette o larghe, appoggi, bob, salti, etc..
 

 
Veramente difficile trovare il limite della Kenevo, che è certamente molto superiore a quello che un utente normale, come il sottoscritto, potrà mai raggiungere.Quando le discese diventano più lente e tecniche si apprezza il reggisella basculante, che consente di tenere una posizione comoda e sicura.Le gomme da 2.8 abbinate alle sospensioni di ottima qualità svolgono bene il loro compito, a tal punto che non siamo mai riusciti a trovarne il limite in discesa, nemmeno per i freni, che si sono dimostrati solo talvolta leggermente rumorosi.
 

 
Nel campetto: se avete la fortuna di poter girare in un area privata, tipo un campetto da cross, allora potete utilizzare software come il sopracitato Blevo per sbloccare il limite dei 25km/h: basta un click e la Kenevo si trasforma. In questa condizione la Kenevo non vi farà rimpiangere la moto: al crescere della velocità cresce la stabilità e le sospensioni lavorano splendidamente, in particolare l’Ohlins a molla è superbo.
 

 
Se vi trovate ad affrontare curve piatte, ricordate di caricare sull’anteriore altrimenti l’angolo aperto della forcella vi farà allargare troppo la traiettoria, ma sempre divertimento allo stato puro!
 
Cosa non ci è piaciuto:
Tre livelli di assistenza del motore, anche se personalizzabili, anzi soprattutto perché personalizzabili, ci sono sembrati pochi. Si dice che nelle prossime release di software aumenteranno almeno a 4: questo, per esempio, consentirebbe di impostare due livelli di Eco molto vicini fra di loro, senza sacrificare la funzione Trail, ottimizzando così i consumi.
 
Non è possibile disattivare il motore con i tasti a manubrio, ma è necessario spegnere fisicamente la batteria: la cosa è scomoda e poco funzionale.
 
Nelle massime erogazioni di potenza, talvolta il motore smette di erogare assistenza con un lieve ritardo rispetto a quando si smette di pedalare. Questo ha due principali controindicazioni: la prima è che di fronte a ostacoli o curve, questo residuo di spinta può mettere in difficoltà nella guida; la seconda è che cambiando rapporto, anche se si alleggerisce la pressione sui pedali, il motore continua a spingere e la catena non è molto contenta.
 
Il reggisella ha un funzionamento molto rapido e necessita di un colpetto in appoggio per bloccarsi nella giusta posizione, per cui, in un paio di occasioni durante il test, proprio quando avrei voluto abbassare la sella, me la sono trovata tutta su e non mi è proprio piaciuto!
 

Conclusioni

L’abbiamo detto all’inizio che la Kenevo non è una bici per tutti, ma se l’obiettivo è fare su e giù per le montagne, su mulattiere scassate o difficili, il divertimento è assicurato, sempre a patto che non abbiate paura e le permettiate di esprimere il proprio potenziale. Il prezzo di circa 6.000€ è allineato alla qualità di questa ebike, che sicuramente sarà di riferimento nel settore Enduro.La Kenevo è una bici elettrica che dà il meglio di se nelle discese “estreme” o comunque in percorsi molto accidentati o veloci. Se questo tipo di percorsi non è il vostro target, forse non è la bici per voi, ma se invece amate anche il fuoristrada in moto (cross, regolarità, enduro, rally….) beh, allora ve ne innamorerete perdutamente!
 
————
Confort – 7 (l’impostazione prettamente enduro la rende un po’ faticosa)
Maneggevolezza – 6 (maneggevole solo alle alte velocità)
Stabilità – 9 (solo un po’ impacciata nelle salite estreme)
Percorso scorrevole – 10 (velocissima e sicura)
Percorso accidentato – 10 (si mangia qualunque asperità)
Salita – 8 (peso e geometrie non ottimali solo su salite ripidissime)
Discesa – 10 (senza limiti)
Lunghe distanze – 6 (nella norma)
Finitura – 8 (migliorabili alcuni componenti)
Equipaggiamento/prezzo – 7 (compatibile con il livello dei componenti primari)
————
 
Circa l’autonomia, ci asteniamo da dare un giudizio in quanto troppo influenzata da parametri variabili, non ripetibili. Similmente, ci asteniamo da dare un giudizio estetico, perché troppo personale.
 
Prezzo: € 5990,00
Sito del produttore: www.specialized.com
 
Testo: Mario Codecà – www.ebikefind.com
Foto: Specialized e Mario Codecà – www.ebikefind.com

Share