GRAVEL NIGHT – due giorni, una bici e una tenda per sognare

Quando si parla di bikepacking, ovvero il predisporre la bici con il necessario per affrontare giri lunghi o addirittura viaggi importanti, si pensa a cosa portare con sé per essere pronti ad ogni evenienza e situazione che possiamo trovare lungo la nostra rotta.

In base alle nostre esigenze, spirito di adattamento e avventura, svariate sono le soluzioni di bikepacking presenti nel mercato che possiamo scegliere per goderci appieno escursioni nella natura o alla scoperta delle città, e oggi con voi voglio settare la bici e la mente per un’avventura di un paio di giorni dormendo in tenda. Nulla di eclatante da impresa epica pionieristica come quelle compiute da colleghi lanciati alla conquista del mondo con le due ruote sfidando la natura, il fisico e il mezzo meccanico. Voglio darvi giusto uno spunto per valutare con criterio come preparare e affrontare al meglio una notte fuori porta diversa dalla consuetudine.

Foto di: Dominika Roseclay

Pronti, si parte? No. Per ora facciamo un po’ di pianificazioni.

Innanzitutto pensiamo al giro che vorremmo fare, lunghezza, dislivello, tipo di fondo, se qualcuno dei nostri amici lo ha già percorso in passato o magari è il proseguo di un giro che abbiamo già fatto e quindi possiamo immedesimarci su quello che avevamo già percorso. Informatevi sul web e sfruttate con le dovute attenzioni le piattaforme per la navigazione che sono un sicuro aiuto nella pianificazione. Focalizzate una destinazione e fate una stima di dove presumibilmente vi troverete quando arriverà il momento di piantare la tenda.

Fate un’analisi di quanto impegno psicofisico vi servirà per portare a casa l’esperienza. Informatevi se lungo il percorso ci sono fontanelle, cicloriparazioni, hotel, b&b, bar, supermarket.

Foto di: Utopix Pictures

E la bici?

Obbligo che sia in ordine di marcia ben mantenuta. Un controllo a cambio, pneumatici e freni è il minimo da eseguire per la sicurezza del viaggio e della nostra pelle.

Ora si parte?

Quasi… la bici va equipaggiata con tutto il necessario ma anche con qualcosa in più. In commercio esistono molteplici soluzioni per quanto riguarda borse resistenti e portapacchi con una buona capacità di carico, fondamentali per trasportare con noi il materiale. Teniamo conto del peso cercando di non esagerare ma teniamo pure in considerazione il bilanciamento generale del mezzo che determinerà poi la corretta conduzione senza essere sbilanciati o incorrere in disarcionate alla prima curva stretta o frenata improvvisa.

Foto di: Marek Piwnicki

Un consiglio che mi sento di dare consiste nel cercare di mettere il peso più in basso possibile per abbassare il baricentro della bici e di cercare un ordine tale da consentire di avere alla veloce portata il necessario in caso di pioggia, ad esempio senza dover estrarre tutto il contenuto che non serve dalle borse.

Una rapida lista di materiale necessario:

Attrezzi Multitool per rapide riparazioni
Camere d’aria di scorta
Pompa gonfiaggio
Kit di primo soccorso
GPS con le mappe offline sul telefono
Pasti gel/snacks/sali minerali
Kit per dormire (tenda, materassino, sacco a pelo in base alle temperature che troverete)
Powerbank con cavi
Un cambio completo (maglia, shorts, calzini)
Luci bici potenti anteriore e posteriore in caso si viaggi di notte ma anche per essere ben visibili durante il giorno
Luce frontale
Birra e cavatappi

Foto di: Marek Piwnicki

Altro? Al momento no… finalmente si parte!

Ricordati di prevedere in linea di massima dove arriverai prima del tramonto per poterti sistemare ed avere il tempo necessario per montare la tenda e prepararti per la cena e la notte.
Scegliamo di stare un po’ defilati ma non troppo che dal lato della sicurezza è meglio agevolare i soccorsi in modo che possano trovarci in caso di malaugurata necessità.

Cerchiamo di stare lontani dagli alberi che in caso di temporale sono spesso facili bersagli di pericolosi fulmini. Piuttosto cerchiamo riparo sotto una tettoia, un portico o male che vada bussiamo alla porta di qualcuno che potrebbe gentilmente offrirci uno spazio in giardino. Non siate timidi che in certe occasioni come queste le persone possono essere molto ospitali e gentili se da parte nostra c’è educazione e rispetto nel porci.

Se decidi di fermarti in un sottobosco controlla che non ci siano escrementi di animali selvaggi pericolosi, certi incontri speciali meglio evitarli; e se non ci si sente davvero sicuri meglio optare senza indugio per una sistemazione in un campeggio o in un b&b.

Non siamo eroi e in fin dei conti vogliamo divertirci con giusto una dose di piacevole adrenalina o sbaglio?

Foto di: Sagui Andrea

E allora partite alla scoperta di voi stessi anche sotto l’aspetto avventuriero. Ogni esperienza ci forgia e di questi tempi credo sia vitale cercare di metterci alla prova e vivere esperienze di vita reale lontana dai social che ahimè stanno modificando pesantemente la percezione della realtà fatta invece di calli alle mani, dolori alle gambe, sete, fame, sudore, fatica, occhi spalancati ad ammirare paesaggi, profumi di bosco, città di notte senza traffico osservate da altri punti di vista, incontri, condivisioni, pneumatici bucati, bici usurate, birre e patatine.

Di nuovo… partite e fate un bel giro dove vi sentite sicuri, che poi l’esperienza e la bici vi porteranno sicuramente ad aggiustamenti e diversificazioni delle vostre più belle avventure. E divertitevi!

Testo di Andrea Brunato
Foto: Archivio MTBTECH

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