Partenza / Arrivo: Vedi descrizione
Lunghezza: 35 km
Dislivello: 1440 mslm
Tempo di percorrenza: 4/5 ore
Quota massima: 2235 m
Difficoltà:
Periodo consigliato: da maggio a novembre
Traccia GPS Scarica

I punti di partenza per questa escursione possono essere tre:
1 – Dal passo Xomo prendere in salita la Strada degli Scarubbi fino ad arrivare ad un grande parcheggio. Questo è il punto di partenza anche per l’escursione a piedi della famosa “Strada delle 52 Gallerie”, assolutamente vietata però alle biciclette. Avrete modo così di fare 5 km di riscaldamento, tutti in leggera discesa e di iniziare successivamente la salita. Partenza consigliata per gruppi.
2 – Da località “Ponte Verde”, da dove inizia la traccia gpx: qui si trova l’unico parcheggio libero, ma di piccole dimensioni, dove troveranno posto 4/5 macchine al massimo. Da questo punto inizia subito la salita che, per tre km e tutti su asfalto vi porterà fino a Pian delle Fugazze. Partenza consigliata se siete in pochi e partite presto.
3 – Dal passo Pian delle Fugazze, sulla strada Valli del Pasubio-Rovereto. Questa partenza è però sconsigliata, per i tre km di salita da dover fare a fine giro.
Attenzione, perché tutti i parcheggi in zona sono a pagamento.

DESCRIZIONE:

Dopo aver scelto il punto di partenza a noi più congeniale ed essere arrivati in località Pian delle Fugazze (1162 m.), proseguiamo il nostro itinerario prendendo la sterrata che sale sulla destra, denominata Strada degli Eroi. La strada, chiusa al traffico motorizzato negli anni ottanta, sale regolare e non presenta particolari difficoltà, può essere percorsa da tutti con un minimo di allenamento.
Raggiungiamo così la Galleria d’Havet, dove, prima di imboccarla, ci fermiamo a fare una sosta per scattare qualche foto e goderci il panorama.

Oltrepassata la galleria, si apre davanti ai nostri occhi uno spettacolo meraviglioso. Pareti di roccia si perdono sulla Val Canale e lassù, si intravede già il Rifugio Achille Papa. Questo è senz’ombra di dubbio il tratto più entusiasmante del giro di oggi.

Se vi piace fotografare o solamente godere di paesaggi alpini, qui troverete pane per i vostri denti. La strada, scavata nella roccia, è sempre larga e il pedalarci sopra non incute alcun timore neanche al biker con poca esperienza. Alcune gallerie spezzano i dirupi, che si susseguono costanti, e la Strada degli Eroi si lascia godere in tutto il suo splendore.

Arriviamo al Rifugio Papa (1928 m.) con molta soddisfazione e, dopo aver fatto una breve pausa, proseguiamo rivolti verso la Cima del Palon (2235 m.). In questo tratto, il percorso sulla mulattiera non è agevole e la salita risulta più faticosa, ma i ricordi storici che qui si susseguono uno dopo l’altro, ci invitano a pedalare in silenzio, fra trincee e monumenti che attirano continuamente la nostra attenzione. Anche in questa montagna, il ricordo della Prima Guerra Mondiale è palpabile, ed è doveroso il nostro rispetto nell’attraversarla. Siamo consapevoli di essere accolti dalla storia di queste terre, così martoriate dagli eventi bellici. Arrivati alla cima troviamo il Dente Italiano, ed a pochi passi da noi, il Dente Austriaco. Possiamo inoltre ammirare un panorama veramente bello, che ci lascia vedere le Dolomiti di Brenta, l’Adamello, il Baldo, Cima d’Asta e l’Altopiano di Asiago.

La discesa per la Strada degli Scarubbi è veloce, e ci consente in breve tempo di perdere quota, per poi far ritorno al parcheggio che abbiamo scelto per iniziare questa splendida escursione.
Attenzione: questo è un itinerario che, sia in salita che in discesa, è frequentato da molti escursionisti a piedi, in particolar modo nelle domeniche estive. Si raccomanda di guidare con prudenza e di limitare la velocità, soprattutto in discesa e nelle curve cieche.

Inoltre, il grande valore storico dei luoghi attraversati, ne raccomanda una piccola ricerca sui fatti avvenuti sul Monte Pasubio prima d’intraprenderne l’escursione, per pedalarci sopra con occhi consapevoli.
 

 

Le tracce presenti e scaricabili sono frutto della nostra personale registrazione. Non ci assumiamo alcuna responsabilità riguardo la correttezza della traccia stessa e tantomeno della condizione e percorribilità dei sentieri, poiché la loro situazione è in continuo evolversi. Ricordiamo che la percorrenza dei sentieri e strade montane, CAI e non, è disciplinata da regolamenti Nazionali, Regionali e Provinciali che in alcune circostanze NON permettono la percorrenza ai ciclisti, pertanto è doveroso informarsi riguardo tali norme e rispettare quanto indicato, anche dovendo smontare dalla propria bici e proseguire a piedi. È vivamente consigliato percorrere le tracce accompagnati da personale esperto che conosca il territorio ed il percorso.
Per informazioni info@mtbtech.it

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