Tre sono i punti di contatto tra noi e la bici: sella, pedali..e il più importante, le manopole.
Esse sono uno dei componenti sicuramente responsabili delle performance di un ciclista, sono strumenti quasi personali che tanti di noi quando trovano quelle più adatte, le usano fino a consumarle definitivamente.
Oggetto di questo test sono appunto un paio di manopole. Non sono le classiche manopole, ma bensì un modello particolare, diverso da tutte le altre. ESI Grips.

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ESI Grips è un azienda Americana specializzata nella produzione di manopole e nastro da manubrio in un materiale che possiamo definire volgarmente una “via di mezzo tra la gomma e la spugna”. Ebbene si, abbiamo voluto provare questo componente nella misura media 60g che probabilmente accontenta più utilizzatori per capire se effettivamente le proprietà fisiche portano a vantaggi e con che evidenza.

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Come sono

Fuori dalla scatola si presentano molto leggere, grazie anche all’assenza di alcun tipo di collarino di metallo, la lunghezza è di 13cm, il colore però tende a non essere lucido e definito, le nostre di color nero infatti sono più tendenti al grigio scuro, ma è un dettaglio di poco valore. Il tappo che va posto alla testa del manubrio, distaccato dalla manopola, è formato interamente da materiale plastico con il logo ESI gommato nella parte terminale. Le manopole hanno la particolarità di non mantenere lo stesso spessore per tutta la circonferenza, ma circa metà manopola si presenta leggermente più spessa, questa parte, durante il montaggio, va posta in modo che resti a contatto con il palmo della mano per smorzare il più possibile le vibrazioni che derivano dal terreno.

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Il test

Dopo averle installate, vedi il post “installazione manopole ESI”, si sente immediatamente che non sono le comuni manopole, impressionante fin da subito il grip offerto, sia tra mano e manopola che tra manopola e manubrio…certo anche in situazioni di pioggia. In salita la presa è sempre assicurata, anche passando da manopole con diametro leggermente più fino a queste, le abbiamo usate sia con addosso i guanti che a mani nude e in entrambi i casi ci hanno sempre ispirato fiducia e sicurezza nella presa. Usandole per molto tempo si adattano leggermente alla forma ergonomica della mano, donando ancor più comfort.
La stessa cosa si può dire per la discesa, dopo tempi prolungati in posizione d’attacco la mano non si stanca e la parte più “cicciotta” della manopola smorza le minime vibrazioni provenienti dall’avantreno, beneficio che si nota di più nel lungo periodo d’esercizio. L’usura è nella norma per il tipo di componente, infatti tutti i materiali più morbidi tendono ad usurarsi abbastanza rapidamente, è un piccolo prezzo da pagare per avere alte performance!

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Conclusioni

Per arrivare ad esprimere il massimo abbiamo dovuto rodarle utilizzandole per qualche uscita, in questo modo si sono leggermente adattate alla forma della mano. Non è corretto dire che sono manopole miracolose, anche se hanno certamente molti pregi e con tutta onestà sono migliori di tante altre concorrenti, di contro non sono le più belle esteticamente ma per chi cerca funzionalità congiunta ad un prezzo invitante sarà accontentato, invogliato magari anche dalle colorazioni custom proposte!
http://www.esigrips.com/

Foto di Domenico Vidale
Test e testo di Matteo Pedrech

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