In questo test abbiamo messo sotto torchio delle gomme tra le più usate in ambito cross country, le MAXXIS IKON, nella versione da 29 pollici e dotate delle tecnologie più attuali.
 

MAXXIS

Maxxis è uno dei più noti brand produttori di gomme, ricco di esperienza e tanti successi alle spalle. È un’azienda specializzata in sviluppo e produzione di gomme non solo per bici ma per tutti i mezzi che si muovono su gomma, sia racing che di uso quotidiano.
 

COME SONO FATTE

Le gomme che abbiamo utilizzato, e che stiamo tutt’ora utilizzando, si avvalgono delle tecnologie più evolute e in linea con gli standard attuali. Il loro diametro è di 29 pollici, come richiesto ormai quasi per la maggiore in ambito cross country, la larghezza è di 2.20 pollici (57-622) e il tallone è pieghevole. La carcassa a singolo spessore è formata da una maglia a 120 TPI, misura che indica il numero di fili di nylon che attraversano un pollice quadrato della carcassa stessa.
 
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La mescola, denominata da Maxxis “Maxx Speed”, è un insieme di tre mescole distribuite sullo strato esterno, specificatamente formulate per ridurne l’usura e la resistenza al rotolamento e aumentarne invece la trazione. Maxx Speed è dedicata soprattutto alle specialità cross country ed enduro.
 

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Le IKON in test, tanto l’anteriore quanto la posteriore sono in versione TR cioè tubeless ready, e questa caratteristica è sempre molto apprezzata perché permette di utilizzare una pressione inferiore, con tutti i vantaggi del caso. Le versioni TR di Maxxis sono formate da carcasse standard, quindi è necessario utilizzare il liquido antiforatura per assicurare la tenuta dell’aria.

Il battistrada è formato da piccoli tasselli di diverse forme distribuiti uniformemente dal centro fino ai lati esterni. Quelli posti centralmente hanno l’angolo d’attacco verso il terreno smussato, per agevolare il rotolamento e sono provvisti di una sottile scanalatura centrale che ne aumenta la direzionalità. Lateralmente sono massicci per sostenere con forza le “pieghe” più esaltate.
Visto frontalmente, il profilo del pneumatico è molto rotondo, grazie alla caratteristica di avere un elevato volume d’aria, e i tasselli di transizione tra il centro e i bordi occupano uniformemente lo spazio disponibile senza creare spigoli o spazi vuoti.
Il peso da noi rilevato è di 580grammi ognuna, in linea con quanto dichiarato dal produttore.
 
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IL TEST

L’installazione senza camera d’aria, che è stata immediata e non ha richiesto l’utilizzo del compressore, ci permette di sfruttare meglio le caratteristiche dei copertoni utilizzandoli a pressioni più basse. Il tallone pieghevole non ha opposto troppa resistenza durante la fase d’inserimento lungo il canale del cerchio. Abbiamo inserito anche il liquido antiforatura per prevenire forature e per ovviare a problemi di perdite d’aria causate dalla porosità dei copertoni o da un poco preciso accoppiamento tallone-cerchio. Fortunatamente tali situazioni non si sono verificate, segno che i materiali utilizzati sono di buona qualità.

Le IKON sono gomme molto belle, non solo esteticamente, ma anche da usare. Il profilo del battistrada molto rotondo agevola le situazioni di piega, cioè quando la bici inizia a piegarsi verso l’interno della curva, rendendo omogeneo il movimento e donando molta sensibilità, e questo ci dà la capacità di prevedere i comportamenti del mezzo.
 
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I tasselli presentano una micro scanalatura nella parte superiore che va in direzione della carcassa, essa è utile per scaricare il fango che naturalmente si accumula su di essi. Tale particolarità fisica potrebbe essere uno svantaggio se fosse esageratamente pronunciata, potrebbe rendere i tasselli troppo poco rigidi, quindi creare deformazioni molto fastidiose quando c’è la necessità di massima trazione come in curva o in frenata. Con le IKON non abbiamo riscontrato questo tipo di problema, i tecnici Maxxis hanno fatto un buon lavoro!
In salita la trazione è molto buona, le gomme sono adatte soprattutto a fondi compatti o appena mossi anche se leggermente umidi. Ci siamo trovati in leggera difficoltà solo in situazioni di fango molto appiccicoso e pesante.

Anche mantenendo una pressione bassa la spalla non si affloscia in modo problematico, grazie alla caratteristica di avere un grande volume d’aria, e la “copiatura” delle micro asperità è svolta in maniera eccelsa.
In discesa, come già accennato, il feeling è ottimale e le IKON non lasciano spazio a brutte sorprese né in frenata né in curva, fanno percepire le sconnessioni del terreno e permettono di prevedere con una certa facilità il limite che precede la perdita di grip.
 
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CONCLUSIONI

Il produttore identifica le IKON come gomme tuttofare, siamo d’accordo per due terzi delle occasioni: non sono gomme da fango, per esempio, mentre in tutti gli altri frangenti ne siamo invece rimasti soddisfatti. La trasformazione in tubeless è ormai divenuta sicura e porta con sé indubbi vantaggi, non abbiamo mai avuto problemi di forature o perdite d’aria e nemmeno fenomeni di porosità.
Gomme da 2 pollici e 20 sono abbondanti per il cross country, può essere positivo per la sicurezza ma i bikers più racing preferirebbero una gomma più stretta, ad ognuno la propria valutazione.
Le Maxxis IKON secondo noi sono ottime per l’appassionato che cerca un prodotto funzionale quanto semplice da usare, senza dover scervellarsi su quale gomma usare la domenica in gara, ma senza dubbio anche un agonista ne trae vantaggio dalla scorrevolezza e dalla leggerezza complessiva.

Sono distribuite in Italia da Ciclo Promo Components, ad un prezzo di 55,20 euro l’una.
 

NOTE

Abbiamo provato a girare la gomma posteriore nel senso di rotazione contrario a quello consigliato. No, non siamo pazzi 🙂
L’idea ci è venuta visionando da vicino i tasselli superiori, che hanno infatti un angolo d’attacco verso il terreno angolato approssimativamente a 45° per sostenerli e creare meno attrito. È un ottima caratteristica che permette frenate sicure ma ne pregiudica la trazione in salita perché il tassello tende a stare sollevato dal terreno.
Girando la gomma l’effetto è contrario: più grip in pedalata, l’angolo d’attacco è radiale (90°), c’è meno scorrevolezza, e durante la frenata la gomma si blocca più facilmente perché non afferra il terreno in modo ottimale.
Queste sono prove che facciamo per conosce meglio i prodotti e per spiegarvi più facilmente le caratteristiche, il nostro consiglio è quello di installare sempre i componenti come indicato dalle case produttrici.
 
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Foto di Matteo Pedrech
Testo di Matteo Pedrech

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