Sempre più donne si avvicinano al ciclismo, e finalmente dopo anni di tabù, di differenziazioni tra “sport da maschi ” e “sport da femmine”, si comincia a condividere le emozioni ed i piaceri che la mountain bike può donare.
Molte case produttrici di abbigliamento propongono linee complete dedicate alle donne e anche le aziende di bici stanno realizzando mezzi adeguati alla corporatura e ai gusti del gentil sesso.
 
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Questo che leggerete non sarà un test super tecnico come quelli che siete abituati a trovare qui su MTBTech, bensì conterrà delle considerazioni di una donna riguardo questa Trek Remedy 8 in versione woman, un modello da trail (ma non solo…) dedicato al pubblico femminile.
 

COM’È FATTA

Il modello Remedy 8 da donna è formato da un telaio in alluminio con sistema ammortizzante a quadrilatero, il fulcro tra i foderi alti e quelli bassi è all’altezza del perno ruota ed è denominato Active Braking Pivot per la caratteristica di mantenere svincolato e attivo il sistema ammortizzante anche durante la frenata. Molto raffinato l’Evo Link in magnesio, così chiamato da Trek il bilanciere posto tra i foderi alti del carro e l’ammortizzatore, che dispone di una regolazione chiamata Mino Link.
 
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IL MINO LINK

Il Mino Link, chiamato simpaticamente “Mimmo Link” da Silvia, colei che vedrete nelle foto in action di questo test, non è altro che un eccentrico adibito ad unire l’Evo Link ai foderi alti del carro.
 
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La possibilità di ruotarlo permette alla bici di avere due geometrie differenti, con un lasco di mezzo grado riferito all’angolo sterzo e 1 centimetro per l’altezza del movimento centrale. La posizione (del Mino Link) Low è più adatta alla discesa e alla velocità, quindi con angolo di sterzo più chiuso (67,5°) mentre la posizione High porta l’angolo di sterzo a 68 gradi agevolando la conduzione nelle sezioni più tecniche e guidate.
 
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Tornando al telaio, sotto al movimento centrale sono presenti gli attacchi ISCG 05, c’è la predisposizione per il passaggio cavi interno del reggisella telescopico KS eThirty Integra e la serie sterzo è conica per incrementarne la rigidità. I 140 mm di escursione per entrambe le ruote sono gestiti da una forcella Rock Shox Pike RC e da un ammortizzatore Fox Performance Float EVOL.
 

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La bici in test è in taglia 17.5 e l’unico colore disponibile per la versione da donna è il Miami Green con i dettagli viola metallizzato.
 
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Il montaggio prosegue con ruote e copertoni tubeless ready marchiati Bontrager, da 27.5 come da tendenza più attuale, mozzo posteriore con perno passante da 12 e battuta da 142 mm.
 
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La trasmissione comprende un gruppo SRAM GX a 11 velocità, rapportato 10-42, e corona singola da 32 denti fissata su pedivelle Sram.
 
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Shimano invece i freni, modello Deore con dischi da 180 e 160 mm, manubrio Bontrager da 740 mm e attacco manubrio anch’esso Bontrager lungo 60 mm.
 
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In questo modello da donna la sella e le manopole sono differenti rispetto al modello da uomo. Entrambe marchiate Bontrager fanno parte della linea creata seguendo l’anatomia femminile, saranno realmente funzionali? Scopriamolo presto!
 

IL TEST

La Trek Remedy 8 da donna si attesta a 13.5 kg in taglia 17.5, un peso nella media tenendo conto sia del materiale del telaio che dei componenti utilizzati. La taglia 17.5 è l’ideale per altezze da circa 1.65 a 1.75.
 
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IN SELLA

La comodità offerta dalla sella Bontrager Evoke WSD, dove la sigla wsd indica appunto la linea dedicata alle donne, è immediatamente percepibile, si presenta infatti più morbida e con un appoggio più ampio rispetto alle classiche selle.
 
Giunta l’ora di regolare le unità ammortizzanti siamo rimasti ben felici di trovare un ammortizzatore con tuning dedicato, realizzato direttamente nei laboratori Trek. Anche la regolazione ne ha giovato, riuscendo ad essere precisa fin da subito.
 
Al contrario la forcella presenta una tabella di aiuto per la regolazione con il rapporto tra peso del rider e pressione dell’aria, ma purtroppo il peso minimo indicato è di 65kg e la nostra Silvia pesa ben 15 kg in meno! Siamo costretti quindi ad impostare la pressione sotto al valore minimo per arrivare ad un 25% di sag.
 

IN SALITA

Se l’aspetto da “bici da enduro” può far intimidire, la salita non è nemica della Remedy, l’angolo di sterzo non troppo chiuso e comunque regolabile permette di avere un adeguato avanzamento del peso verso l’anteriore, sedendosi chiaramente più in punta di sella rispetto alla normale seduta, in questo modo il controllo e l’aderenza sono garantiti.
 
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Viene a crearsi una valida piattaforma stabile ruotando la levetta dell’ammortizzatore in posizione Climb, a differenza delle classiche versioni dotate di Boost Valve questo ammortizzatore blocca quasi del tutto, come d’altronde ci si aspetterebbe. La forcella invece ha il freno della compressione sopra allo stelo destro facilmente raggiungibile e anch’esso funzionale.
 
I cerchi non sono dei più leggeri in commercio ma la scorrevolezza dei mozzi è più che buona, le gomme Bontrager hanno una mescola media e una scolpitura che garantisce grip e scorrevolezza nei terreni più comuni.
 
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Purtroppo non è stato clemente il gruppo Sram a 11 velocità, la rapportatura più leggera 32-42, rispettivamente corona e pignone, si è rivelata troppo selettiva nei confronti delle bikers meno allenate, situazione risolta dopo due settimane di test, adottando una corona da 30 denti più sfruttabile in salita.
 

IN DISCESA

Sicurezza, comodità e reattività sono le parole chiave di questo telaio, e sono piacevoli queste sensazioni alla guida.
 
Il mino link settato in posizione Low a 67.5 gradi, ricordiamo che è la posizione con angolo sterzo più chiuso, è l’ideale per le discese più veloci, la stabilità offerta anche dall’insieme dei componenti dona molta sicurezza ed è proprio quello che la maggior parte delle donne vogliono sentire soprattutto in discesa!
 
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Il manubrio di modeste dimensioni può essere tagliato per meglio adattarlo alle varie corporature, i freni Shimano rispondono sempre con estrema precisione e la forza frenante è più che sufficiente anche quando a premere la leva è un dito meno forte rispetto a quello dei maschiacci, mentre la ruota posteriore è sempre attaccata al terreno.
Nello stesso modo è facilmente raggiungibile il comando del reggisella telescopico, altro componente irrinunciabile su una bici di questa tipologia.
 
Come anticipato, gli ammortizzatori svolgono egregiamente il loro compito, il Fox posteriore assorbe in modo impeccabile gli ostacoli anche se il peso del ciclista è ben al di sotto della media, riuscendo a sfruttarne tutta la corsa.
 
La forcella fin da subito ci ha lasciato qualche dubbio in merito alla regolazione, ma sebbene la pressione l’avessimo impostata molto bassa non è mai andata oltre l’80% della corsa totale. In un secondo momento abbiamo smontato lo stelo di sinistra togliendo l’unico Token installato che probabilmente rendeva la corsa troppo progressiva e quindi più difficilmente sfruttabile, risolvendo il disguido.
 
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I cerchi per tutto il tempo del test hanno mantenuto l’allineamento e la tensionatura d’origine, e anche il sistema tubeless non ha mai lasciato spazio a dubbi.
 
Tornando a citare la guarnitura, nel primo periodo la corona da 32 permetteva sicuramente velocità più alte, invece con l’ultima installata da 30 denti, nelle discese più veloci soprattutto su asfalto è facile trovarsi senza ulteriori rapporti e con le gambe che frullano! Ma questo è il limite dei gruppi monocorona, non una novità.
 
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CONCLUSIONI

Trek Remedy 8 è una bici che si posiziona tra il trail riding, l’all-mountain e l’enduro, e la geometria variabile del telaio ne amplifica ancor di più la destinazione d’uso.
 
Il setting ideale, Silvia, l’ha trovato dopo le modifiche elencate durante il test, e l’unica spesa è stata la corona che scegliendo la versione più economica di SRAM costa attorno ai 20 €.
 
Il telaio garantito a vita, oltre ad essere di un colore stupendo, si è dimostrato di altissima qualità sia nei materiali che nella lavorazione, molto rigido grazie a perni e diametri delle tubazioni di tutto rispetto, queste caratteristiche si traducono poi in reattività, precisione e sicurezza…le donne intendono tutto ciò con la parola DIVERTIMENTO!
 
Prezzo di listino 3399 €
Sito del produttore: www.trekbikes.com

Testo e foto di Matteo Pedrech
Rider Silvia Rech
Abbigliamento: scarpe GAERNE, calzini AXO, ginocchiere AXO, pantaloni AXO, maglia Sellaronda Hero ’14, gomitiere POC, occhiali RUDY PROJECT, casco FOX HEAD, zaino EVOC.

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