BIKE PARK “SAN MARTINO BIKE ARENA” A SAN MARTINO DI CASTROZZA (TN)


 
Siamo stati a San Martino di Castrozza per l’apertura 2018 dell’Arena!
 

DOVE SI TROVA

La San Martino Bike Arena si trova presso l’impianto Tognola a San Martino di Castrozza. Salendo dalla SS50 che attraversa Fiera di Primiero, è il primo impianto che si incontra. Scendendo dal Passo Rolle, attraversato il centro di San Martino, lo si trova alla destra.
 

 

IL BIKE PARK

La San Martino Bike Arena è ormai un must per tutti gli appassionati del mondo gravity. Data la posizione relativamente comoda è sempre stato molto frequentato. Grazie al servizio di noleggio inoltre è stato teatro (o arena? 😉 ) della nascita della passione per molti di noi. Compreso il sottoscritto!
 
L’impianto di risalita è una cabinovia, in cui si entra accompagnando il proprio mezzo, e copre i 700 metri di dislivello che separano la partenza dal rifugio Tognola a 2200 metri. Facendo attenzione le cabine ospitano un massimo di 3 rider con rispettive bici. La buona velocità dell’impianto permette di risalire giusto nel tempo necessario per prendere fiato e mangiare uno snack. Inoltre la pista transita sotto all’impianto in molti tratti e questo dà la possibilità di godere della vista aerea degli altri rider che scendono.
 



 

I PERCORSI

La prima linea ad essere aperta nel 2013 è la DH UNO. La partenza è nelle immediate vicinanze della stazione di arrivo della cabinovia Tognola (2200 metri). Il 2018 porta delle modifiche sostanziali a questa prima parte del bikepark. Alcuni tratti che potevano essere definiti DH vecchia scuola con dei veri e propri rock garden, sono stati resi più dolci con l’apporto di nuovo materiale. Gli ingressi a queste zone sono anche stati ampliati con nuove curve raccordate appositamente per mantenere una buona velocità di percorrenza.
 

 
Il risultato è che la parte alta è diventata super veloce! Le prime paraboliche sono sempre state emozionanti proprio per la possibilità di mantenere una velocità elevata. Poi si entrava nel tecnico e si cambiava ritmo. Questa sensazione di scorrevolezza viene ora mantenuta più a lungo, invogliando ad utilizzare tutti i centimetri di pista, comprese tutte le strutture in legno su fino all’ultimo millimetro. Una in particolare, che già c’era e che effettua un vero e proprio tornante, non era sfruttabile dal rider di medio livello per via della velocità contenuta alla quale vi arrivava. Ora invece chiunque la percorre sfruttando la metà superiore. Divertimento assicurato per tutti!
 



 
Continuando la DH UNO si notano altre novità come l’addolcimento della chicken line della parte tecnica subito dopo il wall ride. Inoltre all’uscita della stessa si trovano due ampie paraboliche in terra che conducono ad un salto in legno. Attraversata la forestale si percorre poi una parte che ha subìto delle modifiche lo scorso anno. C’era una staccata impegnativa in quanto molto ripida, prima di attraversare nuovamente la strada. Dalla metà della stagione in poi questo tratto risultava molto scavato ed era più simile ad una pista da cross che ad un bike park. Dopo l’aggiunta delle paraboliche, con delle parti in legno e delle altre in terra, il percorso si è allungato e si effettua qualche curva in più. In una c’è anche un piccolo gap in inserimento molto divertente, e appena prima un drop in terra. Altre sponde ed un passaggio veloce tra le radici e si termina la prima sezione in corrispondenza del bivio con la DH DUE.
 

 
La DH DUE, aperta nel 2015, è una linea flow dedicata a chi ama il genere e vuole la possibilità di fare salti alti ed ampi; magari realizzando anche qualche figura aerea. Il tracciato è molto ripido e vanta molte strutture in legno. Ci sono varie sequenze di tornantini in cui sembra di avvitarsi nel terreno per come sono realizzati. Nella parte finale c’è un ponte molto scenografico che permette di passare sopra ad un sentiero. Inoltre ci sono vari drop di varie altezze per tutti i gusti. Questo è un tratto in cui gli esperti possono dare il massimo, mentre per i principianti è una sorta di teaser di cosa si può fare una volta acquisita la tecnica. Ogni drop ha la possibilità del percorso alternativo. La fine di questa sezione porta direttamente alla partenza dell’impianto Tognola.
 

 
La DH TRE, aperta l’anno seguente l’inaugurazione, si prende continuando dritti invece di prendere il bivio per la DUE. Rispetto a questa è meno ripida e meno tecnica rispetto ad entrambe le altre due. La primissima parte è una sorta di trasferimento su una strada forestale che in inverno diventa pista da sci. Appena di entra nel bosco si affrontano dei panettoni con altezze progressive e spaziati correttamente. Questo è il luogo perfetto per chi sta prendendo confidenza con i salti e vuole migliorare a piccoli passi. È sempre piacevole chiudere i panettoni, soprattutto quando lo si fa in maniera fluida ed elegante. Questo è il posto giusto. Poco dopo si arriva ad una serie di tornantini dove si ogni anno si disputa la gara 30×30 ovvero 30 concorrenti che si sfidano sulla maggior distanza raggiunta appunto in 30 secondi.
 

 
Quelle curvette così scavate e strette sembrano facili, ma la vera sfida consiste nel mantenere la velocità e l’equilibrio. A seguire una sezione in pendenza solo lieve in quanto siamo praticamente arrivati a valle. Un passaggio divertente è quella serie di paraboliche che si effettuano dopo aver fatto un piccolo tratto di asfalto. Dato appunto il fondo artificiale, si raggiunge una certa velocità e poi ci si butta dentro a queste paraboliche. A noi piace farlo senza usare i freni e gestendo i cambi di direzione solo spingendo sui pedali!

Sono presenti nella zona dei bellissimi tour enduro tra cui il Valsorda Trail che dà la possibilità di arrivare fino al suggestivo lago di Calaita. C’è la possibilità di organizzare tour guidati e di rientrare con bus navetta o taxi. http://sanmartinobikearena.com/servizi_e_offerte/taxinavetta/
 

 

SERVIZI

Il park ha tutti i principali servizi di cui un biker esigente può avere necessità. Dall’area camper al servizio di noleggio bici con officina specializzata. Servizio docce e lavaggio bici. Il parcheggio è ampio e comodo. Alla stazione di arrivo si trova una postazione con degli utensili nel caso ci fosse la necessità di controllare al volo qualche serraggio. Per quanto riguarda il cibo, i golosi apprezzeranno sicuramente il menù del Rifugio Tognola che propone alcuni presidi Slow Food (alcuni anche acquistabili) e piatti locali magistralmente preparati. A valle invece, al Campobase, troviamo panini e alcuni piatti selezionati appositamente per i rider come spaghetti o hamburger. La media a fine giornata è d’obbligo alla chill area sui morbidi pouf!
 



 

ATTRAZIONI NEI PARAGGI

Nel sito sanmartinobikearena.com possiamo trovare molte informazioni interessanti sulle attività collegate al territorio. Sempre piacevole da visitare il centro di San Martino, con i suoi punti panoramici ed i negozi di prodotti tipici. A pochi minuti si trova il famoso Passo Rolle, con le sue formazioni montuose di grande impatto. Alcune mete principali della zona sono la Val Venegia (scendendo dal Rolle in direzione Predazzo e deviando prima per il Passo Valles) i laghi di Colbricon e il sentiero del Cristo Pensante.
 

 
L’area è costellata di reperti della Grande Guerra; il comune di Caoria ospita anche un museo sul tema. Poco più a valle rispetto a San Martino troviamo Fiera di Primiero, che è molto frequentata dai rider di una volta 😉 che ora si godono il meritato Buen Retiro. Se pensate che qui ci si possa annoiare però vi sbagliate. A Siror, appena fuori Fiera di Primiero da poco è sorto un pump track, fiore all’occhiello della scuola di mountain bike Primiero Bike. Innumerevoli sono i sentieri come anche le ferrate e la possibilità di effettuare arrampicate vere e proprie. Da citare le nuove strutture di Sagron-Mis, il comune più orientale del Trentino, come la recente Torre T3, fantastico punto di osservazione notturno. Inoltre è presente una palestra di roccia.
 

 

CONCLUSIONI

La San Martino Bike Arena è un punto di riferimento per gli appassionati del gravity del Triveneto. Non è raro comunque trovare rider che si sono sparati svariate ore di viaggio per girare a San Martino!
Dall’apertura fino alla scorsa stagione era principalmente frequentata dai pro in cerca del proprio limite. I principianti si notavano a colpo d’occhio perché superavano con una certa difficoltà le sezioni più tecniche. Da quest’anno alcune di queste (sfortunatamente a detta di alcuni) sono state trasformate completamente e addolcite. Altre sezioni invece sono state modificate in parte, dividendo in maniera netta la linea flow da quella “cattiva”.
Secondo noi la seconda soluzione è quella migliore perché permette di ampliare le possibilità di interpretazione del tracciato, accontentando tutti i tipi di rider. In alcune zone questo non è stato fatto per evidenti limiti di spazio e si può comprendere. Le strutture sono senza dubbio all’altezza come anche la cura dei sentieri.
L’impianto di risalita è moderno e veloce, e la bici è meno soggetta a strisci o urti accidentali come in altri impianti dove viene appesa all’esterno. Le buone forchette si trovano a loro agio data l’ottima offerta gastronomica. Al Campobase la compagnia è sempre al top; le presenze sono spesso notevoli e se venite dal Triveneto state certi che incontrerete qualcuno che conoscete: “Anche tu qui?!” “Certo! Beviamoci una birra!
 
Link al sito del bike park: sanmartinobikearena.com
 
Testo, video e foto: Paolo Forner

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