Zaino VS marsupio

Dicci se usi lo zaino o il marsupio e ti diremo che biker sei! In realtà non ve lo diremo perché, quella di etichettare un rider indicandolo come escursionista se usa lo zaino o racer se utilizza il marsupio, è una tendenza passata e che oggi trova ben poco senso.

Questa netta differenza non c’è più grazie anche alle nuove tecnologie applicate alla progettazione e produzione di abbigliamento e oggetti. Ci sono infatti zaini leggerissimi e tools sempre meno ingombranti, senza contare che anche l’avvento dei nuovi telai di bici con scomparti interni ha cambiato i giochi. Questi ultimi permettono di avere sempre con sé l’attrezzatura indispensabile per le riparazioni più comuni, un dettaglio decisamente non da poco.

Giacomo Dodino ha provato zaino e marsupio nel Finalese.

Ma quindi lo zaino e il marsupio non servono più? Sono diventati un articolo prettamente per escursionisti che stanno molte ore in bici o per rider della domenica equipaggiati con materiali non troppo performanti o all’ultimo grido?

Iscriviti al canale TELEGRAM di MTBTECH

La risposta è NO, o meglio non solo in questi casi vedrete usare uno zaino o un marsupio, perché a volte si è più comodi e veloci con un marsupio piuttosto che capovolgere la bici in mezzo al trail e cercare i pezzi del multitool finiti dentro al telaio. E uno zaino leggero -magari dotato di paraschiena- con dentro la giacca a vento è più comodo e sicuro che legare lo stesso indumento in vita con il rischio che si snodi e si arrotoli nel cambio. Tutte cose che sono capitate o che abbiamo visto succedere, per questo ci sentiamo di potervi dare qualche dritta su come e quando utilizzare uno zaino o un marsupio.

MARSUPIO

Partiamo parlando del marsupio, utile quando si ha troppa attrezzatura da mettere in tasca ma non così tanta da riempire uno zaino. Questo è il compromesso perfetto.

Il marsupio che abbiamo scelto per questa comparativa è il nuovo Scott Trail FR5 dotato di un’ottima fascia elastica molto comoda con cui si può fissare saldamente in vita. È discretamente compatto ma ha una capacità totale di 5 litri, estendibile grazie ai lacci inferiori per poter legare una giacca a vento o delle gomitiere/ginocchiere e una tasca laterale molto comoda dove si può inserire una bottiglietta d’acqua o una borraccia.

Il marsupio però è stato in parte sostituito dagli spazi portaoggetti ricavati nei telai delle bici più moderne e dai tools integrati nel telaio. Entrambe queste soluzioni permettono infatti di “svuotarci le tasche” e di avere con sé gran parte degli attrezzi per effettuare piccole manutenzioni e anche qualche ricambio in base allo spazio disponibile, come delle pastiglie dei freni o un forcellino. Se la bici però non ha questo tipo di soluzione o si vuole evitare di legare camere d’aria o bombolette al telaio, il marsupio resta un accessorio interessante e versatile.

I marsupi inoltre si possono usare anche in moto o per fare un’escursione a piedi, insomma sono uno strumento che viene utilizzato anche al di fuori dell’ambito prettamente ciclistico. Risolvono inoltre anche il problema di dove stivare l’antivento, ma anche lo smartphone e il portafoglio.

QUANDO LO UTILIZZO?

Per uscite con la bici da enduro medio/brevi, dove si conosce abbastanza bene il percorso ed è sufficiente avere con sé lo stretto necessario.

COSA CI METTO DENTRO?

  • camera d’aria, la più piccola e leggera possibile visto che non c’è molto spazio;
  • leve cacciagomme;
  • bomboletta CO2, meglio sempre averne 2;
  • nastro isolante;
  • fascette;
  • falsamaglia;
  • multitool;
  • pompetta gomme;
  • kit con vermicelli;
  • antivento smanicato;
  • barrette e gel.

ZAINO

Il nome già dice molto sullo zaino che abbiamo scelto. Lo Scott Trail Light Evo FR14 è molto EVOluto, come piace a noi, soprattutto per i materiali leggeri che lo rendono un peso piuma.

Ha uno spazio per sacca idrica da 1,5 lt, delle cinghie molto leggere, sottili e traspiranti, diverse tasche per separare gli oggetti e mantenerli stabili, un gancio posteriore dove poter attaccare velocemente un casco aperto e un sistema di cavi esterni che permette di stringere lo zaino rendendolo meno ingombrante e facendolo aderire meglio alla schiena riducendone la capienza in base all’effettivo utilizzo.

Dimentichiamoci gli zaini di “qualche anno fa” sballonzolanti e poco stabili durante le discese… da qualche anno le tecnologie sono decisamente cambiate e ora anche i modelli più capienti sono stati ottimizzati e risultano stabili e ben equilibrati.

QUANDO LO UTILIZZO?

Per vere e proprie escursioni di un giorno intero, quel day off che aspettiamo da una settimana e che vogliamo trascorrere in bici pedalando dalla mattina alla sera, oppure sfruttando una risalita con gli impianti al mattino per poi proseguire in bici, arrivando anche a spingerla lungo tratti a piedi per conquistare la cima e poi godersi il pranzo al rifugio. Lo zaino è un contenitore di avventure, prima di tutto il resto.

Lo zaino è utilizzato molto da chi ama l’escursionismo per la capacità di contenere molti ricambi meccanici e un kit di primo soccorso, oltre ai ricambi di abbigliamento e talvolta il pranzo al sacco.

COSA CI METTO DENTRO?

La sacca idrica risulta comoda nelle giornate molto calde o per affrontare giri lunghi nei quali la borraccia è decisamente limitata. Nello zaino può essere utile avere la pompa per le sospensioni, ma anche delle fascette da elettricista, oltre ai classici attrezzi che abbiamo citato prima. In più nello zaino ci possono stare dei vestiti di ricambio, una giacca a vento per quando si finisce il tour o per quando ci si ferma a mangiare. È utile avere anche un kit di luci, perché no. Il cibo è immancabile, dalle barrette e gel per non andare in deficit energetico al vero e proprio pranzo al sacco per le escursioni più lunghe.

Ci sono poi zaini con il paraschiena integrato e omologato, utilizzati da chi gareggia o da chi preferisce avere una protezione plus.

Riassumendo, facciamo anche qui una lista di cosa riporre nello zaino. Rispetto al marsupio possiamo fare qualche upgrade anche per gli attrezzi necessari alle riparazioni meccaniche:

  • un paio di camere d’aria;
  • leve cacciagomme + raddrizza disco;
  • pompetta gomme;
  • pompa sospensioni;
  • multitool con smaglia catena;
  • nastro isolante;
  • fascette;
  • falsamaglia;
  • misuratore pressione gomme;
  • kit con vermicelli;
  • giacca a vento;
  • maglia intima di ricambio;
  • tubolare elastico;
  • luci emergenza;
  • kit pronto soccorso;
  • cibo in abbondanza.

CONCLUSIONI:

Avrete capito che gli scompartimenti portaoggetti a telaio non hanno rimpiazzato lo zaino e nemmeno il marsupio, soprattutto quando si tratta di giri medio lunghi o escursioni in montagna. Se la vostra bici dispone di uno spazio in cui riporre gli attrezzi potrete riempirlo a piacimento per alleggerire il peso sulla schiena e poter sfruttare lo spazio in più nello zaino o nel marsupio per dei vestiti di ricambio e avere dello spazio extra se doveste recuperare qualche souvenir durante il giro: un buon pezzo di formaggio acquistato al rifugio, o come capita molto spesso vi verrà data la giacca del vostro amico che invece non ha con sé niente. Utilizzare lo zaino o il marsupio permette di avere con sé tutto il necessario per dimenticare i problemi, godendo appieno della libertà che la mountain bike offre, pensando al divertimento senza compromessi!

Link ai prodotti oggetto della prova: www.scott-sports.com

Testo: Giacomo Dodino
Foto: Sergio Bolla

Iscriviti al canale TELEGRAM di MTBTECH

Share