casco ABUS MoDrop Qiun, made to discover

La campagna creata dal gruppo Abus per il nuovo casco da mtb lascia trasparire un chiaro messaggio per il posizionamento sul mercato ciclistico del MoDrop. Le caratteristiche soddisfano le esigenze del biker esploratore, che pedala per stare a contatto con la natura ma allo stesso tempo ricerca le emozioni sui trail. Per il casco MoDrop la sicurezza non si ferma alla struttura del casco ma si integra alla tecnologia, grazie al sistema Quin. Abus pensa sì a ridurre i rischi di traumi da impatto ma anche a facilitare le fasi di soccorso.

Esploriamo quindi il casco Abus MoDrop Quin che abbiamo testato in situazioni di trail riding e cicloalpinismo.

Casco ABUS MoDrop Qiun

COM’È FATTO:

Una struttura tipica dei caschi enduro/trail con una migliore copertura sulla zona occipitale e temporale. Sfruttando la tecnologia multi-shell in-mold, Il casco Abus MoDrop Quindi è in grado di offrire una migliore sicurezza aumentando la capacità di dissipazione delle forze generate durante gli urti.

Sulla parte esterna sono due i punti che attirano le prime attenzioni: le numerose prese d’aria e il sistema Quin sulla parte posteriore del casco.

casco ABUS MoDrop

Le feritoie sono in tutto 14, suddivise in 6 prese per l’ingresso dell’aria e 8 per la sua fuoriuscita. La linea frontale, composta da 3 prese d’aria è dotata di griglia anti insetti. Uno dei punti di forza dichiarati da Abus è proprio il ricircolo di aria e l’ottima dissipazione del calore.

Passando invece al Quin, visto dall’esterno, non è altro che una “scatolina” innestata nella zona occipitale del casco. Il sistema si maschera bene con il resto del casco e l’unico punto in risalto è la presa Micro Usb con il suo tappino.

casco ABUS MoDrop

La presa viene utilizzata unicamente per la ricarica mentre il sistema Quin utilizza l’interfaccia bluetooth per la comunicazione con lo smartphone.

Maneggiando il casco emergono altri dettagli interessanti. L’ampio raggio di movimento della visiera è sicuramente un vantaggio migliorativo per l’esperienza di riding quotidiana.

casco ABUS MoDrop

Inoltre, il sistema di chiusura posteriore Zom Ace MTB, con la classica rotella di regolazione, offre un’ulteriore regolazione verticale e un’ampia asola pensata per chi porta i capelli con la coda. Sicuramente per testare questa funzione dovrò trovare una controfigura. 😁

Il cinturino è regolabile con una semplice fibbia e il sistema Trivider ne permettete la regolazione nella zona dell’orecchio. La chiusura è a clip.
L’interno del casco appare semplice, con un’imbottitura che potrei definire equilibrata.

QUIN

Mi verrebbe da dire “Quando spegniamo il cervello il Quin si accende” ma sarebbe solo un’affermazione basata su statistiche personali. Potremmo invece definire il Quin come l’amico invisibile che chiama a casa anticipando il casino che hai combinato. Il casco MoDrop ha integrato questa utile unità in grado di rilevare numerosi parametri. I suoi 5 sensori non fungono unicamente da crash alert ma monitorano la sessione di mtb come un vero e proprio computerino.

Concentriamoci però sull’avviso in caso di incidente. Quanti di voi girano da soli e quanti jolly vi siete giocati in sentieri che magari solo voi conoscevate? Il Quin interviene in modo semplicissimo quando i jolly finiscono.
Basterà collegare il sistema Quin allo smartphone scaricando l’app dedicata Abus Quin. Attivare e connettere i due apparecchi utilizzando la funzione Blutetooth. Da quel momento Quin utilizzerà i suoi cinque sensori per raccogliere e analizzare i dati di riding, pronto ad attivarsi in situazione di impatto.

casco ABUS MoDrop

In caso di incidente Quin invierà un messaggio di emergenza ai tre contatti salvati. L’invio non sarà immediato ma inizierà un conto alla rovescia durante il quale il rider potrà annullare l’invio del messaggio. Lavorando con i messaggi sms è necessario che la zona sia coperta dalla rete mobile telefonica.

La connessione Bluetooth 5.0 permette una veloce sincronizzazione, trasmissione dati e portata fino a 20 metri. Il sistema Quin si connetterà in automatico allo smartphone fin dai primi movimenti registrati. La batteria si ricarica in circa quattro ore e Abus garantisce una durata fino a un mese. La funzione IntelliSleep permette al dispositivo di risparmiare energia entrando in standby dopo 5 minuti di inattività.

IL TEST:

Le caratteristiche sono interessanti ma la curiosità più grande è, ovviamente, rivolta al sistema Quin. Spero di non testarlo mai realmente ma in questo periodo di prova ho cercato di metterlo in crisi “manualmente”. Partiamo però dall’inizio, teniamo questa tecnologia per ultima.

casco ABUS MoDrop

Tester: Davide Allegri
Foto credit: Matteo Maritano
Abbigliamento: Double3

Il casco Abus MoDrop Quin taglia M si adatta facilmente alla mia testa e appare compatto. Il sistema Trivider mi permette di ridurre lo spazio intorno all’orecchio e rimanere ben aderente al viso. Il Zoom-Ace scende leggermente sulla parte occipitale. La sensazione è quella è di essere avvolti dal casco e coperti nei punti critici.
Personalmente con il casco aperto preferisco gli occhiali, mi piace sentire l’aria sul volto e gli occhiali sono più polivalenti nelle uscite enduro o di cicloalpinismo.

Con degli occhiali di medio-grandi dimensioni non ho trovato nessun tipo di limitazione e contatto da parte del casco. Le stanghette rimanevano ben salde ma non sentivo quella fastidiosa pressione sulla zona superiore dell’orecchio.
Utilizzando la maschera è invece possibile sfruttare il GoggFit e posizionarla sotto la visiera. È opportuno sottolineare come la natura di questo casco porti ad utilizzare prevalentemente gli occhiali ma questa è comunque un’utilità in più offerta dal MoDrop.

casco ABUS MoDrop

Foto credit: Matteo Maritano

In questo inizio d’estate torrido si possono apprezzare le ampie prese d’aria fin dalle prime pedalate. La rete anti insetto nelle tre anteriori limita leggermente il flusso d’aria ma le altre compensano ampiamente. E poi, non so se vi sia mai capitato, personalmente preferisco un filo d’aria in meno piuttosto che una vespa dentro il casco mentre scendo.
Ho provato il casco nei sentieri dietro casa e in alta montagna, con temperature comprese tra i 15 e 35 gradi circa. In nessuna delle situazioni è andato in crisi, in più, l’imbottitura non troppo spessa si asciuga in fretta senza pregiudicare il confort.
La visiera in posizione abbassata può sembrare ingombrante se vista da fuori, una volta indossato invece non interferisce assolutamente con la visuale.

casco ABUS MoDrop

Infine, ho usato il casco in uscite di cicloalpinismo ed enduro. Può sembrare un’affermazione scontata ma l’Abus MoDrop è un casco da mtb che anche nelle pietraie più brutali rimane al suo posto, in continua aderenza con tutta la parte di testa che riveste.

Arriviamo alla parte tecnologica, l’unità Quin.

Il MoDrop viene fornito con il sistema Quin e un tappo in gomma nel caso in cui volessimo rimuoverlo (Azione che viene sconsigliata nel manuale utente). Il funzionamento è molto simile a un ciclocomputer: è necessario scaricare l’app Abus – Quin, creare un proprio profilo indicando il casco, associare il Quin allo smartphone e da quel momento l’associazione sarà automatica non appena il sensore percepirà dei movimenti. Sono un amante dei dati e la app Quin ne fornisce la quantità sufficiente per farsi un’idea dell’attività svolta in termini quantitativi. Se volessimo approfondire i dati raccolti sarà necessario sottoscrivere un abbonamento ad Apex per il costo di 4,99€ al mese o 49,99€ annui. La proposta gratuita di Quin prevede due schermate: Home e Safety.

casco ABUS MoDrop

La Home è una intuitiva schermata riassuntiva delle nostre uscite che si può impostare su base settimanale, mensile, annuale o totale. I dati principali riportati sono: Distanza, numero di uscite, velocità media, calorie bruciate, ascesa totale e numero di cadute. Quest’ultima voce risulta per me di difficile interpretazione perché non riesco a capire come si possa utilizzare il numero di “cartelle” tirate. 🤔 Sfide con gli amici? Fini assicurativi? Pura statistica per Abus e studi di mercato?. Se qualcuno di voi dovesse avere una risposta me lo scriva grazie.

Altro punto interessante della schermata Home è il tasto rosso “SOS” in alto sullo schermo. è una funzione rientrante nella sottoscrizione a pagamento di Apex. In sostanza questo tasto ci permette di inviare comunque un messaggio di emergenza in assenza di un rilevamento di caduta da parte dell’unità Quin. La schermata “Safety” è interamente dedicata al soccorso. Oltre a ben due “conta cartelle” e SOS inviati troviamo una pagina dedicata alle “Emergency Info”. Di queste fanno parte: tipo di bici, gruppo sanguigno, tempo attivazione timer SOS, tempo di ritardo nell’invio SOS e contatti di emergenza. Il tempo di ritardo nell’invio dell’SOS ci permette di annullare in caso di assenza di pericolo o necessità. Mentre i contatti di emergenza possono essere fino a tre e, per garantire la massima efficacia del servizio, sarà necessario installare l’app Abus-Quin anche sugli smartphone dei responder in modo che possano ricevere l’alert in forma di notifica push e email.

CONCLUSIONI:

L’Abus MoDrop è un casco progettato per soddisfare il biker anche nelle uscite più lunghe e faticose. Peso contenuto, buona aerazione e tanti piccoli dettagli pensati per migliorare la qualità dell’uscita fanno del MoDrop un ottimo candidato per l’endurista alla ricerca di sicurezza e praticità ma anche per tutta quella fascia di biker alla ricerca di un dispositivo di sicurezza integrato. Immagino ad esempio, un genitore che legge questo articolo e pensa immediatamente a quanto potrebbe essere utile il sistema Quin per rimanere connesso col proprio figlio/a adolescente che spesso gira solo/a. Una sicurezza in più per il ragazzo e una preoccupazione in meno per il genitore.
Abbiamo iniziato questo articolo con la frase “made to discover”. Appoggio appieno la filosofia ma sottolineo come questo casco potrebbe accogliere un’attenzione da un pubblico più trasversale di bikers. In questo momento di vita ciclistica mi sento molto esploratore. Il MoDrop si presenta con quei dettagli che in alcune situazioni possono davvero fare la differenza di riding.
Ho apprezzato molto la vestibilità e quella sensazione di sicurezza che trasmette semplicemente indossandolo. lo reputo un casco fresco nonostante le prese d’aria non siano “oversize” come in altri marchi competitor.
Il peso contenuto e ben distribuito non creano problemi nè in salita nè in discesa, tanto meno nelle uscite di 6-7 ore.
Il sistema Quin amplifica ancora di più il messaggio di sicurezza che ci comunica Abus. Il monitoraggio delle cadute e l’attivazione dei soccorsi sono dei temi delicati la cui attenzione da parte degli sviluppatori è crescente. Ovviamente il fulcro del dispositivo è proprio la gestione delle emergenze. Semplice, intuitiva e veloce. Il restante dell’app la vedo più come una “cornice”. La direzione della sicurezza (anche) in bici passerà sicuramente dallo sviluppo software e hardware, Abus ha fatto un altro passo avanti nella sua integrazione. Aspettiamo di vedere quale sarà l’evoluzione del Quin e una presa usb Type-C, essendo la micro usb ormai passata.

Infine, il rapporto qualità prezzo è ottimo. Anche la sua versione base senza Quin rappresenta davvero un investimento minimo per un livello di sicurezza elevato. Il MoDrop si presenta in 3 versioni. Classica, Quin e Mips. Disponibili in taglie S M e L.

Prezzo di listino: 139,95 €

 

Cosa non ci è piaciuto:

Cosa ci è piaciuto:
Leggero e fresco;
Tecnologie di protezione;
Comodo e funzionale.

 
Link al sito ABUS: mobil.abus.com

Testo: Davide Allegri
Foto: Davide Allegri e Matteo Maritano

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